Pfas non solo nell’acqua, anche l’aria è contaminata. E verosimilmente, tanto. Parola di Jacopo Berti, leader del Movimento 5 Stelle nel consiglio regionale del Veneto, che ieri sera a Thiene ha lanciato una frecciata non da poco parlando di inquinamento.
“Fino al 1990, l’azienda indicata come maggiore responsabile dell’inquinamento dell’acqua dalla Valle dell’Agno emetteva 15kg di Pfas (sostanze perfluoro achiliche) l’ora”.
Una bomba, se si pensa che oggi, ad allarme confermato per quanto riguarda l’inquinamento dell’acqua, si parla di nanogrammi, una misura infinitesimale eppure lo stesso in grado di fare del male alla salute.
“15 kg l’ora sono una quantità altissima – ha sottolineato Berti – I dati che riguardano il periodo dopo il 1990 non ci sono, ma sappiamo che fino a quella data il rilascio delle sostanze era autorizzato dalla Regione. Vogliamo adeso sapere che emissioni di Pfas ha quell’azienda nell’aria, per capire come agire”.
Ma non si ferma qui la denuncia del consigliere pentastellato, che ha anche spiegato: “Dopo alcuni medici di Vicenza, anche l’Ordine dei Medici di Verona ha dichiarato di non aver ricevuto indicazioni su come si devono comportare in merito ai Pfas e alla contaminazione dei pazienti risultante dall’analisi. Il presidente provinciale veronese dell’Ordine, Roberto Mora, ha lanciato un appello, auspicando che finalmente vengano programmate iniziative di formazione da parte delle amministrazioni pubbliche”.
Il consigliere regionale veronese del M5S Manuel Brusco, che segue da anni il tema Pfas, si è unito alla richiesta, accusando Luca Coletto, assessore alla Sanità: “Come è possibile che Coletto dica da mesi che la Regione sta seguendo il caso Pfas dal punto di vista sanitario, facendo tutto ciò che è in suo dovere, mentre i medici di alcune province dichiarano di non sapere niente in materia di Pfas, per potersi prendere cura dei propri pazienti? E’ un atteggiamento irresponsabile nei confronti della tutela della salute dei veneti”.
Il capogruppo Jacopo Berti, vicepresidente della commissione Sanità, ha chiesto ufficialmente spiegazioni all’assessore: “La Giunta è venuta meno al suo dovere, ripetutamente, in tema di Pfas. Questa volta proprio sul territorio, perché i cittadini si rivolgono al medico di base per sapere cosa fare in merito alla salute dei propri figli. Pretendiamo spiegazioni, per questo ho appena scritto un’interrogazione all’assessore”.
Anna Bianchini