Ha scatenato i commenti più disparati sul web la multa da oltre 5mila euro elevata a due donne nomadi trovate a Thiene mentre vendevano fiori di Natale, abusivamente porta a porta. E tra chi dice “inutile farla tanto non la pagheranno mai” e chi invece ringrazia gli agenti della Polizia Locale, che anche in tempo di covid contrastano ogni tipo di illegalità, si fa avanti Marco Benetti, ex presidente della categoria fioristi di Ascom.
Lo fa non tanto per screditare chi, indipendentemente se il caso delle due nomadi sia questo oppure no, vende piantine in modo abusivo per raggranellare quattro soldi, quanto piuttosto per difendere sé stesso e i colleghi che, con l’acquisto, la conservazione e la vendita regolare delle proprie merci, garantiscono allo stato quelle entrate necessarie a pagare i servizi.
E’ stupito Benetti, che ci sia anche qualcuno che deride l’importo della multa, 5.164 euro. “Non credo sia questo il caso, ma capisco che ci siano persone disperate, che pur di racimolare qualche soldo le provano tutte. Tra di loro ci sono persone che frodano, ma ce ne sono altre che avrebbero davvero bisogno di aiuto – ha sottolineato il fiorista a nome anche di alcuni colleghi che la pensano come lui – Vendere prodotti abusivamente non è il modo giusto per cercare aiuto. Per quanto riguarda la multa, è questo l’importo imposto dalla legge, ma è ancora più utile i sequestro della merce. Ma non è tutto qui, perchè in casi come questo io raccomando massima attenzione, poiché con la scusa dei fiori di Natale o di altri piccoli prodotti, i malintenzionati potrebbero entrare in casa e allora non so se si fermerebbero a incassare i pochi euro del fiore. Questa è una tipologia di vendita e questi individui esistono da sempre. Io, in qualità di presidente di categoria ho combattuto questo ed altri abusivismi da 40 anni. Ringrazio gli agenti, ringrazio chi li ha avvisati e un super grazie al Comandante Giovanni Scarpellini sempre sensibile anche a questo”.
di Redazione Altovicentinonline
Thiene. Multa di 5mila euro: vendevano piantine senza autorizzazione