Chiusura di fine anno scolastico al Comprensivo di Thiene con la sorpresa. Salta il grande raduno dei 1700 alunni che doveva svolgersi allo stadio comunale Miotto mercoledì 4 giugno. “Questa mattina è saltato fuori che non è capiente a sufficienza, può contenere massimo mille persone” commenta il dirigente scolastico Francesco Crivellaro “ogni plesso farà una festa a sé”.

Troppo piccolo quindi lo stadio di via Montegrappa per contenere la moltitudine gioiosa dei bambini e delle bambine che si apprestano a salutare la scuola con lo sguardo volto alle vacanze d’estate. Tutto era pronto da una quindicina di giorni quando Crivellaro contatta il Comune per fare la festa: chiede l’utilizzo del parco di Villa Fabris. Dagli uffici comunali il ‘no’ perché troppo piccolo, dirottando i festeggiamenti del Comprensivo di Thiene sul Miotto. Una location che al dirigente scolastico non dispiacque “perché lo stadio è un ambiente comunque chiuso dove garantire la sicurezza e la sorveglianza degli alunni”. Ma tra una verifica e l’altra, 24 ore prima dell’evento, spunta il fuori programma come spiega Crivellaro:  “stamane mi hanno chiamato dagli uffici comunali per comunicare che il Miotto con la sua capienza di massimo 1000 persone non era idoneo per i festeggiamenti di tutto il Comprensivo. Ho provato a sentire anche il sindaco ma lui non ha seguito la vicenda”.

Sfumato il Miotto a Crivellaro non è restato che trovare comunque una soluzione per non togliere l’entusiasmo dei festeggiamenti ai 1700 alunni del Comprensivo. Trovando un ‘piano B’, in velocità: “qualcuno aveva pensato alla Cittadella dello Sport ma è irrealizzabile soprattutto programmare il trasferimento dei bambini più piccoli. Ci sembrava eccessivo rischiare di farli arrivare a piedi, così abbiamo deciso che la festa si farà dislocata nei vari plessi- continua-Gli alunni delle frazioni alle Scalcerle, la scuola d’infanzia Amatori va alle Ferrarin mentre Collodi, Tallin e Bassani restano nelle proprie sedi-conclude Crivellaro- Sono convinto che gli alunni saranno lo stesso felici in questa sorta di flashmob spezzettato. Dispiace non fare la grande festa che avevamo in mente, ma non possiamo mettere a rischio la sicurezza e l’incolumità dei bambini e delle bambine”.

P.V.

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