Nel caso dell’affidamento dell’Istituto Musicale di Thiene spunta un documento che potrebbe compromettere ulteriormente l’attuale gestione. A mettere in discussione la situazione è Giulia Scanavin, consigliera comunale di minoranza di Fratelli d’Italia, che afferma: “c’è un possibile illecito, consegnerò tutto alla magistratura e chiederò in consiglio comunale la revoca dell’attuale gestione di Ats Musica”. Spunta anche una raccolta firme dei genitori degli alunni, già consegnata alla scuola, per avere chiarimenti su quanto sta succedendo al Musicale.
Si apre così un nuovo capitolo nel caso legato all’affidamento dell’Istituto Musicale di Thiene. Dopo gli esposti presentati in Procura a Vicenza e alla Guardia di Finanza di Thiene da parte di Fidenzio Munaretto, ora anche la consigliera di minoranza Giulia Scanavin si rivolge agli inquirenti.
Il documento ‘compromettente’. Tutto ruoterebbe intorno a un’autocertificazione presentata in fase di gara pubblica. “Da mesi sto analizzando tutte le carte del bando comunale per la gestione del Musicale di Thiene- spiega la consigliera-Dopo approfondite verifiche, ho scoperto che questo documento contiene dichiarazioni che contrastano con i requisiti necessari per partecipare alla gara. La commissione che ha valutato i documenti avrebbe dovuto farlo con più attenzione e accorgersi di questa irregolarità: una mancanza che potrebbe mettere in discussione la regolarità dell’intera procedura. È questo il motivo per cui ho portato il caso in Procura, ritenendo che si sarebbe dovuto escludere immediatamente Ats Musica.”
Scanavin ricorda che Ats Musica, attuale gestore e unico partecipante al bando, vede coinvolte tre associazioni. “Il punto cruciale riguarda un’autocertificazione presentata da una di queste: al 3 luglio dello scorso anno, dichiara di essere in regola con l’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, cosa che invece non era. Solo a febbraio di quest’anno questa associazione regolarizza la propria posizione. Come è possibile che la commissione valutatrice non se ne sia accorta?- si chiede la consigliera-Se partecipo ad un bando pubblico dove mi dicono che devo essere iscritta ad un determinato registro, e non lo sono, vengo esclusa. Se dichiaro di esserlo, e non lo sono, dichiaro il falso. Come può essere che al Musicale di Thiene tutto ciò passi inosservato? Anche perché parliamo di una scuola che in trent’anni di precedenti gestioni è diventata un tempio della cultura sul quale il Comune di Thiene, ora e con questa nuova gestione, versa fino a 40mila euro a semestre a Ats Musica per rimborso spese: moltiplicato per 6 anni lascio fare a voi i conti di quanti soldi usciranno dalle casse comunali. Se i miei dubbi verranno confermati dalla Procura è chiaro che l’impatto economico e gestionale, voluto fortemente dall’amministrazione attuale, con l’assessorato di riferimento a firma Savio, per l’entità dell’esborso richiedeva più attenzione e responsabilità nell’utilizzo dei fondi”.
“Il vice sindaco Savio continua a dire che va tutto bene, scansando le ombre di possibili irregolarità che rischiano di mettere in discussione la legittimità dell’intera gestione dell’Istituto Musicale di Thiene-aggiunge la consigliera comunale di FdI-In cerca di verità mi sono rivolta all’autorità giudiziaria e porterò l’argomento in consiglio comunale con una mozione in autotutela richiedendo la revoca della gestione a ats Musica, oltre la verifica e la quantificazione di quanto probabilmente illegittimamente elargito a mezzo finanziamento pubblico”.
Mobilitazione dei genitori. “Preoccupati sono anche i genitori degli studenti del Musicale, che si sono già mobilitati con una petizione e una raccolta firme per chiedere spiegazioni. Ho ricevuto una e-mail da un genitore, che ha scritto anche a Michelusi e Savio, esprimendo forte preoccupazione per la situazione e chiedendo chiarimenti-rivela Scanavin- Se l’amministrazione comunale si dimostra latente, cercherò risposte anche in sede consiliare come ho già cominciato a fare con la mia interrogazione sull’allontanamento della Juniorchestra che avrebbe tenuto corsi senza l’autorizzazione dell’ente principale, l’Ats Musica. Lasciando gli allievi senza corsi che i loro genitori avevano già pagato e che ora rivogliono indietro i loro soldi”.
Paola Viero
