La rivoluzione dell’ambiente continua ‘dal basso’. Dopo Greta, che da sola a 16 anni è riuscita a mobilitare migliaia di persone, parte da viale Bassani a Thiene il monitoraggio ‘fai-da-te’ dell’aria per capire se quella che si respira in centro è sana oppure no.

L’idea è venuta a Chiara Frau, ingegnere meccanico ed insegnante, che ha ‘importato’ in città la centralina autocostruita.

“Sono mesi che stimolo l’amministrazione comunale per chiedere che si cerchi una soluzione per far defluire il traffico da questa zona del centro, che in alcuni momenti è intasato da code lunghissime e l’aria è irrespirabile – ha spiegato Chiara Frau – Ho anche raccolto circa ottanta firme che ho depositato in comune a gennaio e chiesto di avere una centralina di Arpav ma la richiesta non è stata accolta”.

Chiara Frau ha quindi deciso di dare il suo contributo e di studiarsi da sola l’inquinamento dell’aria senza aspettare l’intervento degli enti preposti e dopo aver conosciuto il progetto ‘Che aria tira?’ del comitato di Firenze ‘mammenoinceneritore’, ha aderito all’iniziativa procurandosi una centralina di monitoraggio della qualità dell’aria e l’ha installata a casa sua.

“E’ uno strumento che rileva le PM 2,5 e PM 10 ed i risultati sono in linea con quelli di Arpav – ha sottolineato Chiara Frau – Certo, la centralina di Arpav rileverebbe anche altri dati, ma intanto ognuno può fare la sua parte. Siamo in rete con altre centinaia di cittadini che si sono attivati per la salvaguardia dell’ambiente: possiamo monitorare anche noi in tempo reale l’aria che respiriamo, collegandoci al sito www.cheariatira.it, e leggendo i dati dopo un click sul punto lampeggiante ‘Thiene centro’. E’ un monitoraggio diretto a cui tutti possono avere accesso”.

E’ anche questo che sta a cuore a Chiara Frau, il fatto che ogni cittadino possa concorrere in modo attivo e positivo in merito all’ambiente. Un esempio di partecipazione si trova anche a Venezia, dove grazie al gruppo ‘Forum dell’aria’ sono state installate moltissime centraline fai-da-te.

“Alla base c’è un movimento di volontari che sta crescendo sempre di più – ha detto la Frau – Io credo che la classe politica dovrebbe prendere decisioni più coraggiose per tutelare la salute dei cittadini. Il cambiamento dal basso ci può essere eccome, se ognuno fa la sua parte si può cambiare l’intera società. Con qualche nozione di elettronica e di informatica c’è la possibilità di costruire una centralina con le proprie mani e installarla in casa: le componenti si acquistano ad un costo piuttosto basso e si assemblano. Il sensore viene collegato ad un hardware, che a sua volta deve essere programmato e ha un modulo wi-fi. Sono tutte tecnologie libere, per le quali non serve una licenza. Il risultato è una centralina low cost che però dà risultati validi che permettono di conoscere l’inquinamento o la salubrità dell’aria”.

La centralina

Il progetto consiste di una scheda collegata ad un sensore. L’obiettivo è rivelare e graficare automaticamente la qualità dell’aria. Il sistema è stato testato e calibrato con tanto di curva di calibrazione e tabella di valutazione delle emissioni e permette di monitorare i livelli di polvere in casa o in un ambiente industriale da ovunque ci sia accesso a Internet, con un costo di poco più di 100 euro.

A.B

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