Da agricolo a fotovoltaico, il campo di 76mila quadrati in via dei Trifogli a Thiene non solo fa alzare i toni in consiglio comunale ma porta i cittadini a firmare la petizione dei consiglieri di minoranza, Manuel Benetti, Andrea Busin, Barbara Cunico e Mirko Chiarello. “In poche ore oltre 400 firme’ precisano “per dire basta alla svendita dei terreni comunali: un prezzo troppo basso, un danno per tutti. Coprirci di pannelli non è sostenibile se distruggiamo il paesaggio”. Una difesa del verde che vede i quattro consiglieri compatti contro il mega impianto fotovoltaico che potrebbe sorgere al posto la cui vocazione è quella di fornire il foraggio per il bestiame. “Sono 20 campi vicentini letteralmente svenduti” aggiunge Benetti.
Ma non è solo il destino di questo lotto di terreno che preoccupa i consiglieri di minoranza, ma anche il come si sarebbe arrivati al venderlo sulla base di una trasformazione urbanistica non indifferente a livello di impatto ambientale. Un punto, quest’ultimo, che nell’ultima seduta consiliare di aprile innescò il dibattito con il consigliere di maggioranza Carlo Gecchelin, che, in Impianti Astico è presente fin dal 2015 prima come vice e ad oggi come presidente, ricordò al parlamentino sul come si è arrivati al cambio di tipologia di vendita, “l’argomento venne trattato in seconda commissione ancora il 19 settembre e il 30 settembre in consiglio comunale dove la minoranza si astenne al momento della votazione e come per ogni provvedimento amministravo è stata data argomentazione sulla necessità di apportare la modifica al Pav in, così da potere alienare con la procedura diretta in deroga all’ordinaria procedura ad evidenza pubblica. Per questo terreno viene semplicemente variato il tipo di alienazione: da asta pubblica ad alienazione diretta, perché venduti per soddisfare il pubblico interesse. Revocare questo significa al venire meno sull’interesse stesso, ossia quello pubblico- continuò- Non è possibile, sulla base di motivazioni prive di oggettività, mettere in discussione quanto deciso sei mesi fa- aggiunse tornado sull’ipotesi alternativa di installare i pannelli su pensiline o parcheggi- Si scontrano con la sostenibilità ecologica e a Thiene c’è una superficie modesta di 4300mq di parcheggi. Ricordo inoltre che il Comune non è il promotore e prima di ingegnare falsi sensazionalismi va fatto presente che si tratta di un’opera con il consumo di suolo temporaneo”. Un progetto che comunque il forte dubbio non lo leva ai 4 consiglieri e, come sostiene Busin “non bisogna vergognarsi se si fa un errore e si può rimettere in discussione una decisione presa”.
Raccolta firme. “Siamo fortemente contrari alla decisione dell’amministrazione comunale di svendere un terreno pubblico di 76.000 m² ad Astico Impianti per la realizzazione di un campo fotovoltaico. Non si può continuare a sacrificare terreno agricolo fertile, quando vicino esistono già aree degradate come ex cave o discariche che sarebbero molto più adatte a questo tipo di impianti. Inoltre, il prezzo di vendita previsto è inaccettabile: si parla di cifre che corrispondono al valore di un terreno agricolo, quando è evidente che per l’uso previsto dovrebbe valere almeno tre volte tanto. Lo dimostrano le recenti vendite avvenute tra privati nella nostra zona-aggiunge ancora il consigliere comunale della Lega, Andrea Busin promotore della raccolta firme assieme a Benetti, Cunico e Chiarello- Se proprio si dovesse arrivare a realizzare questo impianto, chiediamo almeno che il terreno venga affittato e non ceduto definitivamente: in questo modo, tra 20 o 30 anni tornerà a essere un bene della collettività. Abbiamo già organizzato due gazebi per la raccolta firme, con una partecipazione entusiasta da parte dei cittadini: oltre 400 firme raccolte in pochi giorni, e tantissimi thienesi che ci ringraziano per averli informati. Continueremo con la mobilitazione e presto torneremo in piazza con un terzo gazebo, dopo un volantinaggio capillare. Vale la pena sottolineare che anche all’interno della stessa maggioranza non mancano i dubbi e le perplessità su questo progetto, a conferma che la nostra battaglia è tutt’altro che ideologica, ma profondamente ragionata e condivisa. Questa è una battaglia giusta, una battaglia per il futuro di Thiene e per la tutela del suo territorio. Non intendiamo fermarci”.
Ancora sul prezzo col quale sarebbe stato venduto il terreno di via Trifogli, torna il consigliere di opposizione Benetti: “stiamo, ossia l’amministrazione comunale lo deve essere, attenti sul valore con il quale il Comune di Thiene va a vendere se in sottocosto. Mi auguro che il prezzo venga modificato o pareggiato al valore: laddove questa amministrazione comunale vuole vendere almeno lo faccia nell’interesse della comunità thienese- continua Benetti- Durante i due gazebi fatti per la raccolta firme ho avuto modo di confrontarmi con le persone. Uomini e donne che veramente sentono e provano l’amore per il proprio territorio e che non si capacitano come in nome del ‘green’ si possano sacrificare i prati. A Thiene in via dei Trifogli saranno 76mila metri quadri di verde, circa 20 campi vicentini, che andranno letteralmente coperti da pannelli fotovoltaici per creare una Cer che porterà interessi non totalmente ai thienesi, perché questa comunità energetica condividerà l’energia prodotta a Thiene con gli altri Comuni soci di Impianti Astico”.
Il caro costo della sostenibilità. Il campo fotovoltaico a Thiene di via dei Trifogli è un argomento fortemente sentito, ancor di più nell’epoca dove si vedono i prati cedere il passo ad opere in virtù della tanto decantata ‘sostenibilità’. O del bene comune. Anche se chi difende questo tipo di progetti racconta che al ‘fine vita’ dell’impianto tutto potrebbe tornare come prima. Smaltendo: un costo del domani mai totalmente affrontato ma che nel futuro può incidere. E non prettamente in termini economici. Nel momento storico in cui si dovrebbe pensare a salvare e tutelare l’ambiente, stringi stringi, le opere impattanti avanzano su un bene prezioso che si chiama territorio. Pensieri della gente comune, riassunti nelle considerazioni di Alfredo Ballardin, un lettore che ha scritto in redazione: “cari lettori, desidero condividere con voi alcune considerazioni riguardanti la programmazione del territorio. Come molti italiani, ho la fortuna di vivere in un paese straordinario, nello specifico nel comune di Thiene, a pochi chilometri dalle montagne e dal mare, dove possiamo trovare ogni genere di prodotti e i servizi sono di buoni livelli. Luoghi che senza esagerare potremmo definire uno dei migliori al mondo in cui vivere. Una fortuna la nostra immeritata, ma sicuramente apprezzata. Proprio per questo spinto da un senso di responsabilità verso questo dono prezioso sento il dovere di porre l’attenzione su un aspetto delicato della gestione del nostro territorio: l’espansione dei cosiddetti ‘parchi fotovoltaici’-continua- Già la terminologia utilizzata appare fuorviante e beffarda. Un parco nell’immaginario collettivo è un luogo di svago, di incontro, un’area verde dove i bambini possono correre e giocare. Questi impianti invece sono tutt’altro: distese di pannelli che occupano ettari di terreno, spesso sottratto all’agricoltura, in un territorio già stravolto da esigenze urbanistiche e di viabilità. Viviamo in un’epoca in cui la tradizione energetica verso fonti rinnovabili non è solo auspicabile, ma necessaria. Tuttavia transizione non può e non deve avvenire a discapito del nostro patrimonio paesaggistico e ambientale. Si devono privilegiare i tetti degli edifici, le zone già compromesse. Abbiamo il dovere di difendere ogni metro di suolo ancora integro: questo è il vero senso della parola ‘sostenibilità’ Il nostro territorio non è una merce da svendere al miglior offerente. È la nostra casa, la nostra storia, la nostra identità: difendiamo”.
Paola Viero
