Il servizio di ristorazione scolastica nelle scuole dell’infanzia e primarie statali cittadine riscontra la soddisfazione dei piccoli utenti, delle loro famiglie, del corpo insegnanti e del Dirigente Scolastico e dimostra che quest’anno ha superato le criticità rilevate nell’anno scolastico precedente, dovute essenzialmente alle particolari misure imposte dalla pandemia, che avevano apportato modifiche significative alle consuete modalità di servizio già collaudate in passato. È quello che è emerso nell’incontro di metà dicembre scorso, fortemente richiesto dal sindaco, che ha visto riuniti sul tema lo stesso Giampi Michelusi, la consigliera comunale delegata, Nicoletta Panozzo, i funzionari del Comune, i responsabili della Cirfood, dell’Ulss 7, i rappresentanti degli insegnanti e dei genitori dell’Istituto Comprensivo di Thiene.

Il riscontro è, dunque, che i bambini mangiano volentieri, il cibo è abbondante e per quel numero limitato di utenti che non hanno prenotato, spesso anche per semplice dimenticanza di ricaricare il credito, comunque viene assicurato il pasto a tutti, tant’è che è ricorrente vedere bambini che chiedono il bis.

Anche su questo l’educazione alimentare richiede che, però, i bambini assaggino tutto e non strutturino forme di selettività, in un percorso di formazione che nel servizio di ristorazione scolastica trova una valida palestra.

Le peculiarità del servizio, infatti, sono non soltanto la qualità necessaria, ma anche l’equilibrio e la correttezza dal punto di vista nutrizionale.

«Quest’anno, rispetto agli anni scorsi, – conferma il dirigente, Francesco Crivellaro – è evidente il salto di qualità del servizio di ristorazione scolastica da parte di Cirfood, visto sia il gradimento dimostrato dai bambini sia le quantità dei pasti che la ditta mette a disposizione. Ci auguriamo che questo trend continui. Ringrazio l’Amministrazione Comunale e il Comitato Mensa per l’interessamento dimostrato per raggiungere questo risultato».

Commenta il responsabile dei genitori per il plesso Scalcerle, Michele Zanandrea: «Nella quasi totalità dei controlli effettuati dal Comitato mensa e dalle maestre non abbiamo riscontrato situazioni di disagio legate alle quantità di cibo e quest’anno devo ammettere che anche la qualità è decisamente migliorata. Ovviamente possono esserci eccezioni, che non sono la norma, visto che parliamo di numeri notevoli (basti pensare che i pasti complessivi prodotti nell’anno scolastico 2021/2022 sono stati ben 77.263). Spiace osservare che su un servizio così delicato per i bambini e le famiglie, nonché per l’immagine della scuola stessa, si sia inserita una vena polemica dai toni politici che con la scuola hanno ben poco a che vedere». Aggiunge la consigliera Nicoletta Panozzo: «Resta alta l’attenzione al servizio e su ogni aspetto ci stiamo muovendo in sinergia e con la necessaria collaborazione di tutti, scuola, famiglie, ditta e Ulss».

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