“Oltre mille studenti si formarono già nel 1926 alla latteria didattica Pietro Marconi di Thiene” e ora, che mancano le maestranze ed il comparto lattiero caseario scarseggia di manodopera qualificata, la Regione Veneto scende in campo con un corso di studi per la formazione superiore di tecnici casari. Proprio Thiene, con la Sala Borsa che era il più importante punto di incontro degli operatori del settore lattiero-caseario, è il punto di partenza menzionato dall’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner, che ha voluto spiegare il perchè di un corso così specifico e allo stesso tempo così importante per il futuro del settore.
Da tempo si parla della carenza di personale specializzato, che dall’abbigliamento al settore orafo, dalla concia alla calzatura, mette a rischio interi comparti di lavoro e settori che rischiano di scomparire lentamente con i cambi generazionali.
“Siamo al lavoro per dare vita a un nuovo corso di formazione superiore per tecnici casari – ha spiegato Federico Caner, assessore regionale veneto all’Agricoltura – Anche per effetto del buco generazionale di questi anni, infatti, sono sempre di più le imprese interessate al reperimento di esperti e artigiani specializzati. Di qui la necessità di formare gli operatori fin dagli istituti superiori”.
Ad annunciare la nascita di una nuova offerta didattica rivolta al settore lattiero-caseario proprio Caner, presente alla 17esima edizione di Caseus Veneti, il concorso che celebra, a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta il patrimonio caseario regionale. Un punto di riferimento per il comparto produttivo e appuntamento immancabile per i consumatori.
“Il Veneto vanta una lunga tradizione nella formazione professionale – ha continuato l’assessore – Già nel 1926, nel Comune di Thiene iniziò ad operare la latteria didattica Pietro Marconi, all’interno della quale sono stati formati oltre 1000 studenti provenienti da tutte le regioni d’Italia. Oggi il nostro obbiettivo è quello di rilanciare la formazione di tecnici del settore”.
Caner ha voluto entrare nel dettaglio: “Con un valore della produzione che supera i 415 milioni di euro ed è pari all’8% dell’intero settore agricolo regionale, il comparto del latte e del formaggio in Veneto svolge un ruolo rilevante nell’andamento economico. La nostra Regione – ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura -, con una quota nazionale di circa il 10 per cento, si colloca in terza posizione nella graduatoria delle regioni italiane per la produzione di latte. Di qui la necessità di investire nella formazione scolastica, affinché questi operatori dispongano delle competenze teoriche, oltre a quelle tecniche, per gestire al meglio le nuove tecnologie che anche in quest’ambito hanno fatto passi da gigante e possono davvero fare la differenza”.
In Veneto si producono 1,2 milioni di tonnellate di latte di cui l’80 per cento è destinato alla produzione casearia. A testimonianza della qualità del prodotto veneto il 65 per cento è destinato ai formaggi con denominazione d’origine.
“In questi anni Caseus Veneti è cresciuto e oggi, oltre a rappresentare un appuntamento irrinunciabile per gli amanti del formaggio è diventato un evento di portata internazionale, grazie alla presenza di prodotti provenienti anche dal resto d’Europa – ha concluso Caner –. Una festa del gusto che rende onore alle sette denominazioni di origine protetta Dop, ma anche alle 39 categorie casearie lavorate nei confini regionali”.
di Redazione Altovicentinonline