Non è sfuggita nemmeno a Matteo Salvini la notizia del marocchino che in un verbale della Polizia Locale Nordest Vicentino ha anteposto alla sua firma la scritta ‘Allah u Akhbar’, il tristemente famoso grido che contraddistingue i terroristi dell’Isis.

Il leader nazionale della Lega Nord ha condiviso il nostro articolo sulla sua bacheca Facebook con tanto di commento “Che dire? Il simpaticone lo mettiamo sul primo barcone?”

Una presa di posizione che ha scatenato una valanga di commenti, soprattutto tra i sostenitori del Carroccio, che hanno contribuito a dare man-forte alla proposta-provocazione di Salvini.

Una frase forse pesante, quella del leader del Carroccio, che da tempo è concentrato ad attirare l’attenzione sulle irregolarità che riguardano i richiedenti asilo, ma che ha trovato molti consensi.

Sulla vicenda è sceso in campo anche Michele Pesavento, membro della segreteria provinciale della Lega Nord con delega alla Cultura e Identità Veneta.

“E’ inaccettabile che una persona in evidente stato di reato non si senta per nulla intimorita dalle forze dell’ordine. E’ un bruttissimo segnale. Capisco che ci sono e ci saranno sempre gli stupidi che provocano, anche quando sono in torto marcio, ma ora sembra diventata un’abitudine. Il fatto che questa persona si sia permessa di anteporre una scritta di quel tipo addirittura davanti agli agenti, è chiaro sintomo di sentirsi impunito. La legge dovrebbe imporsi e non permettere questi atteggiamenti”.

A.B.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia