I clienti non vedono l’ora, i concorrenti della grande distribuzione sanno già che dovranno in qualche modo accusare il contraccolpo.

Nel frattempo il Carrefour di Thiene è stato preso d’assalto e gli scaffali del supermercato sono quasi del tutto svuotati, mentre il supermercato più grande della città si prepara a diventare Tosano.

Da settimane ormai, tra i corridoi del centro commerciale si registrava un’affluenza insolita, con i numerosi clienti intenti a cercare l’offerta speciale o il super sconto ‘causa chiusura’.

L’immagine del grande negozio, che fino a poche settimane fa era stracolmo di prodotti e frequentatissimo, oggi evoca un po’ il ‘tempo di guerra’. Scaffali totalmente vuoti, pochissimi pezzi rimasti, pochissime persone all’interno e quelle che ci sono alla caccia del prodotto ‘del cuore’ in super offerta. E ancora, mamme che cercano se tra i pochissimi calzini rimasti appesi sullo scaffale ce ne sono della misura del proprio bambino. Uomini che controllano se nel reparto giardinaggio è rimasto qualche chilo di terra o quantomeno una prolunga per il tagliaerba.

Vuoto o quasi il reparto alimentari e anche il bio, con i suoi prezzi un po’ più alti rispetto al cibo ‘tradizionale’ è stato letteralmente preso d’assalto, con pochi prodotti rimasti. I più difficili, i meno popolari.

A farla da padroni gli sconti, con prodotti ribassati del 70% (e non solo) che scompaiono dagli scaffali alla velocità della luce.

Del Tosano e del Carrefour si è parlato molto nelle ultime tre settimane, cioè da quando è trapelata la notizia dell’importante ‘cambio di marchio’ dell’area commerciale a sud di Thiene.

A cambiare, a dire il vero, è solo il supermercato, all’interno del quale sparirà il settore elettrodomestici e dove ci sarà una maggiore concentrazione nel settore alimentare ed igiene per la casa.

Nessun cambiamento invece per i numerosi negozi della galleria, con gli esercenti dell’abbigliamento che in questi giorni stanno proponendo i saldi di fine stagione mentre gli altri vanno avanti nella loro regolare routine.

Diversi i punti di vista tra gli addetti ai lavori, con l’amministrazione comunale di Thiene, rappresentata in questo caso dall’ex assessore al Bilancio Alberto Samperi, in carica nel periodo di decisione sull’ampliamento del Carrefour, che considera la venuta del Carrefour un passaggio “dalla padella alla brace”. “Il Tosano danneggerà il commercio del centro – aveva detto Samperi – All’interno dell’attuale supermercato Carrefour che era in sofferenza, o quanto meno dava l’idea di essere poco attrattivo, verrà rilanciata tutta l’attività dell’ipermercato, che è il motore del centro commerciale, grazie a Tosano, con la conseguenza che in quell’area, con l’attrattiva di quei prezzi bassi, si riverserà una molta più gente di adesso, che non solo andrà a fare la spesa lì per i prodotti di prima necessità, ma che inevitabilmente farà acquisti anche nei negozi della galleria”.

Di diverso avviso Guido Xoccato, presidente dei Commercianti di Schio, che invece aveva definito il supermercato veronese “una opportunità per i negozi del centro, che in ogni caso non sono in concorrenza con il Tosano, in quanto i clienti che cercano quel tipo di prezzi e di prodotti non sono certo quelli che vanno nel negozio di alimentari a conduzione famigliare ad acquistare gli affettati e i formaggi pregiati o ricercati”.

Dal 1 agosto la gestione del supermercato sarà ufficialmente Tosano. Per i supermercati Tosano è una prima assoluta: non avevano mai portato a termine un’operazione di acquisizione di questo tipo e nessuno degli altri punti vendita ha una galleria commerciale. La galleria, in questo caso, rimarrà di proprietà di Carrefour, che perde però l’ultimo baluardo provinciale.

Quello di Thiene sarà il 17esimo punto vendita dei supermercati veronesi ed il quarto in provincia di Vicenza.

Scaffali vuoti, i sindacati rassicurano: “I posti di lavoro non si toccano”

All’ormai ex Carrefour di Thiene è pronto a subentrare Tosano. Il gruppo francese che storicamente ha portato il primo centro commerciale dell’Alto Vicentino a Thiene saluta e cede ad una realtà dell’area triveneta.

“Per i 137 dipendenti vi sarà continuità occupazionale – racconta Margherita Alvisi -, e stiamo lavorando anche per includere il cosiddetto indotto, ovvero stiamo cercando di salvaguardare anche i 5 posti di lavoro che si occupano delle pulizie e gli altrettanti della vigilanza: si tratta infatti di 10 persone che sono dipendenti di ditte che avevano in appalto da Carrefour questi servizi, ma che lavorano in loco da circa un decennio”.

Per Tosano si tratta del primo centro commerciale: dalle notizie che sono trapelate l’insegna Tosano gestirà direttamente il supermercato, mentre l’azienda lascerà in gestione al servizio immobiliare la gallerie con i negozi privati.

Ora Tosano opererà per cambiare le insegne e per ristrutturare il punto vendita, e nel frattempo i lavoratori e le lavoratrici andranno in formazione nelle sedi di Cornedo, Costabissara e Cassola.

“Supponiamo che ci vorrà qualche mese – afferma Margherita Alvisi – prima che il centro commerciale possa riaprire, e stiamo vigilando perché i part time (in particolare le madri con figli) non vengano assegnate temporaneamente a sedi troppo lontane”.

“Abbiamo chiesto che venisse garantita la vicinanza della sede di formazione alle lavoratrici e ai lavoratori che l’avessero richiesto – precisa il segretario generale Filcams Fabio la Russa – Eventualmente auspichiamo che possa essere aperta una procedura per la Cig con la causale della ristrutturazione”.

Più in generale sulla vicenda il segretario generale di Filcams Cgil Fabio La Russa afferma: “Il mondo della grande distribuzione a livello nazionale sta subendo delle grandi trasformazioni: l’abbiamo visto prima con Auchan e ora con Carrefour. Le multinazionali stanno uscendo dalla GDO (grande distribuzione organizzata) perché il sistema per le loro realtà economiche ha costi insostenibili. Fortunatamente in provincia di Vicenza grazie a imprenditori locali c’è sempre stato un acquirente, a partire dalla crisi Auchan e Simply. Da parte nostra – conclude La Russa – l’impegno è quello di garantire l’occupazione al 100%”.

A.B.

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