L’ULSS 7 Pedemontana riorganizza il servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) riaprendo dal 1 marzo tutte le 10 sedi territoriali: 7 nel Distretto di Bassano (Asiago, Bassano, Conco-Lusiana, Enego, Marostica, Rosà e Valstagna) e 3 nel Distretto Alto Vicentino (Arsiero, Schio e Thiene).

Come noto, a causa della grave carenza di medici disponibili (32 su un organico teorico di 63), nel mese di dicembre dello scorso anno l’Azienda si era vista costretta a concentrare temporaneamente il servizio presso gli ospedali di Bassano, Santorso e Asiago, mantenendo attive solo le sedi più periferiche di Arsiero ed Enego.

Ora, con il nuovo assetto organizzativo che è già stato presentato ai rappresentanti sindacali dei Medici di Medicina Generale e al Comitato Esecutivo dei Sindaci del territorio dell’ULSS 7 Pedemontana, l’Azienda torna dunque a garantire una presenza capillare in tutto il territorio, seppure con una rimodulazione delle attività.

La nuova organizzazione è infatti il risultato di un meticoloso lavoro compiuto dall’ULSS 7 Pedemontana per analizzare l’andamento degli accessi alle sedi della Continuità Assistenziale nei primi 11 mesi del 2021. Da tale analisi è emerso che il 60,9% delle prestazioni viene erogato durante i fine settimana e il 72,59% è concentrato nella fascia oraria dalle 20.00 alle 24.00 di ogni turno notturno.

Questi riscontri sono stati utilizzati per definire un piano che garantisse la presenza capillare del servizio nel territorio e risultasse allo stesso tempo sostenibile con l’organico effettivamente disponibile, che rispetto a due mesi fa è stato comunque incrementato di 20 unità ed è attualmente pari a 52 medici, contro un fabbisogno standard di 63.

Il nuovo piano prevede dunque l’apertura di tutte le 10 sedi territoriali della Continuità Assistenziale dal lunedì al venerdì dalle 20.00 alle 24.00, il sabato dalle 10.00 alle 24.00 (si ricorda che il sabato mattina dalle 8.00 alle 10.00 i Medici di Medicina Generale garantiscono la reperibilità in studio o telefonica) e la domenica dalle 8.00 alle 24.00.

Nelle fasce orarie rimanenti, durante le quali comunque vi è un numero molto ridotto di accessi, il servizio sarà comunque garantito dalle sedi HUB già attivate presso gli ospedali di Bassano del Grappa, Santorso e Asiago, così come nelle sedi periferiche di Arsiero ed Enego.

Inoltre, nelle strutture ospedaliere, grazie alla disponibilità delle Direzioni Mediche ospedaliere, sono state individuate delle sedi migliori rispetto alla fase iniziale.

«Quando abbiamo dovuto chiudere le sedi periferiche perché era ormai chiaro come la precedente organizzazione non fosse più sostenibile, avevamo sottolineato il carattere temporaneo del provvedimento – sottolinea il Direttore Generale Carlo Bramezza -. Meno di due mesi dopo dimostriamo di avere rispettato quell’impegno. La carenza di medici è una grave problematica con la quale tutte le aziende socio-sanitarie si stanno confrontando, in tutta Italia, e non è un questione alla quale potremo trovare soluzione nel giro di pochi mesi. Dobbiamo dunque ripensare i servizi in base alle risorse effettivamente disponibili e ritengo che la soluzione messa a punto sia la migliore possibile, anche se questo non significa naturalmente che non proseguiremo il nostro impegno nella ricerca continua di nuovi medici».

A sottolineare i vantaggi pratici del nuovo modello organizzativo è la dottoressa Alessandra Corò, Direttore dei Servizi Socio-Sanitari dell’ULSS 7 Pedemontana: «Con le risorse a disposizione potevamo riaprire due sedi con l’orario standard, ma abbiamo ritenuto molto più utile rimodulare l’organizzazione complessiva del servizio sulla base degli effettivi bisogni manifestati dalla popolazione. Questo nuovo assetto ci consente di ottimizzare l’impiego dei medici rispetto agli effettivi carichi di lavoro; inoltre la suddivisione in sedi HUB e SPOKE produce un accentramento organizzativo che si traduce in una pianificazione più efficiente dei turni di lavoro. Non solo, i medici delle sedi HUB di Bassano, Santorso e Asiago saranno di supporto ai colleghi delle altre sedi anche quando queste ultime sono attive, nei casi in cui il medico sia assente per visita domiciliare o per altre ragioni. In generale questa organizzazione favorirà un migliore lavoro di equipe anche tra i medici della Continuità Assistenziale e una maggiore flessibilità nella copertura dei turni».

Apprezzamento è stato espresso dai rappresentanti del territorio. «Esprimo il mio apprezzamento per questa notizia – ha commentato Franco Balzi, in qualità di presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 7 Pedemontana -. Avevamo esplicitato la nostra preoccupazione lo scorso dicembre, ora siamo quasi sorpresi dai tempi brevi di questo intervento che riporta il servizio vicino ai cittadini, non solo fisicamente ma anche come percezione da parte di questi ultimi. Il termine “razionalizzazione” a volte fa paura, ma in realtà esprime un uso intelligente delle risorse per dare risposte ai cittadini e questo è un approccio che abbiamo apprezzato, così come il fatto che si parli comunque di “sperimentazione”, lasciando aperta dunque la disponibilità a valutare i risultati e possibili ulteriori miglioramenti».

Concetti condivisi anche da Elena Pavan, sindaco di Bassano del Grappa presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto di Bassano: «Un sentito ringraziamento e un attestato di stima vanno a tutta l’Ulss7 pedemontana per aver mantenuto la promessa fatta a fine anno, riuscendo in tempi davvero rapidi a reperire risorse e fondi, riorganizzando il servizio di Continuità Assistenziale. Un servizio fondamentale oggi più che mai, data la grave carenza di medici di base e le difficoltà legate alla pandemia».

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia