Il commercio di Thiene al centro di un dibattito dove, più che alle soluzioni, si gioca coi numeri? Dati che raccontano di attività che aprono e chiudono: addizioni e sottrazioni che portano, sempre e comunque, ad un risultato. Dopo l’articolo Thiene. Vetrine chiuse in centro: “serve una politica più efficace” il sindaco Michelusi interviene con un proprio video postato su Facebook: “attenzione, dire che il commercio a Thiene è in declino non rappresenta la realtà”. Parole che non sono sfuggite a Fidenzio di Liberi a Destra che controbatte: “ma dove guarda? la crisi è visibile agli occhi di tutti. Più che fare propaganda si impegnasse concretamente per riportare Thiene alla dignità economica che merita”.

La reazione del sindaco.“Ho letto giorni fa una notizia sulla situazione del commercio a Thiene che riporta dati non rispondenti a quelli ufficiali della camera di commercio e dello sportello unico per le attività produttive del  Comune, quindi del Suap. Vorrei fare un po’ di chiarezza quindi su quante e quali chiusure di attività ci sono state nei primi mesi dell’anno qui in città. dal 31 dicembre 2024 al 31 marzo 2025 ci sono state 11 effettive chiusure relative alle categorie di attività di manifattura, fabbricazioni di macchinari apparecchiature, di servizi di alloggio e ristorazione, produzione software, riparazione di computer, attività ausiliarie di servizi finanziari, attività di servizi per edifici e paesaggi. Insomma delle 11 chiusure, 2 riguardano questa ultima categoria legata al mondo dell’edilizia, settore che sta tornando ai livelli precedenti all’introduzione dei bonus fiscali, quindi 110 e simili. Attenzione stiamo parlando di chiusure che interessano 9 categorie economiche su 68 categorie di cui è composto l’intero tessuto economico della città di Thiene. Analizzando la sola situazione del commercio della città, sia i dati camerali sia i dati dello sportello unico delle attività produttive di Thiene, riportano oggettivamente una situazione positiva. Nel 2025 il trend conferma i dati che sono stati diffusi anche nel 2024: il commercio al dettaglio e all’ingrosso ha visto confermare i numeri delle unità locali del 2024. Ci sono state 5 cessazioni definitive a fronte, attenzione, di 26 nuove attività che hanno iniziato ad operare a Thiene nel 2025. Dire che non fa bene diffondere numeri presi da chissà quale fonte senza analizzarli compiutamente. In questo periodo storico le imprese non hanno bisogno di notizie che generarono sfiducia e che, in modo particolare, non rappresentano la realtà di Thiene. Quindi dobbiamo supportare le nostre attività e cercare di sostenerle con i mezzi che l’ente locale che è il più vicino ai cittadini ha a propria disposizione. L’amministrazione è sempre aperta ad ascoltare i problemi e le difficoltà degli imprenditori,  è innegabile che ci siano questi problemi, queste difficoltà, visto il periodo storico in cui stiamo vivendo. Ma proclamare che Thiene abbia un’economia in declino non rappresenta di certo la realtà e i dati ufficiali, analizzati con dovizia, parlano effettivamente chiaro”.

Liberi a Destra: “Alla luce del solito videomessaggio affidato dal sindaco Michelusi alla piattaforma facebook, in polemica con l’articolo pubblicato da AltovicentinOnline dal titolo “Thiene, vetrine chiuse in centro. Serve una politica più efficace”, è doveroso precisare alcuni punti fondamentali, per rispetto dei cittadini e di chi ogni giorno cerca di contribuire con serietà al dibattito pubblico. I dati sull’apertura e chiusura delle attività commerciali, a dispetto di quanto insinua offensivamente Michelusi, non sono stati raccolti su Wikipedia o su canali non verificabili. Sono i dati ufficiali dello sportello attività produttive del Comune di Thiene, riferiti all’intero anno 2024. Dati che testimoniano, numeri alla mano, una sofferenza evidente del tessuto commerciale e produttivo cittadino. Una crisi visibile invero agli occhi di tutti, anche senza scorrere tabelle; basta farsi un giro per la città. Il sindaco, però, finge di ignorare questi dati completi, preferendo riferirsi — con furbizia retorica — a statistiche parziali e ancora in corso del 2025, ben sapendo che i bilanci si fanno a fine anno. Citare ad usum delphini dati basati su un breve frammento temporale, serve solo a manipolare la narrazione, con l’obiettivo di evitare un serio confronto sullo stato reale dell’economia cittadina- commenta Fidenzio Munaretto di Liberi a Destra-La sfiducia verso le istituzioni e l’opportunità di aprire e portare avanti un’attività economica a Thiene, al contrario delle farneticazioni del sindaco, non nasce da chi fornisce dati ufficiali per contribuire alla risoluzione dei problemi. Genera piuttosto dall’atteggiamento di chi getta fumo negli occhi, di chi crea immagini distorte della realtà per sottrarsi al dovere di affrontare le criticità con coraggio e onestà. Come da copione ormai consueto, il sindaco si sottrae sistematicamente al confronto pubblico, preferendo il monologo del videomessaggio unidirezionale, senza contraddittorio, nel quale diffonde considerazioni fuorvianti travestite da rassicurazioni. Farsi fotografare mentre taglia il nastro per attività commerciali che spesso chiudono nel giro di pochi mesi non è politica: è propaganda. E non serve né a rilanciare il commercio e le attività produttive locali, né a sostenere chi, con fatica, cerca di resistere in un contesto urbano ed economico sempre più desertificato, per effetto anche di una totale assenza di politiche cittadine a sostegno delle imprese. Il ruolo del primo cittadino richiede consapevolezza e responsabilità, non la recita da televenditore entusiasta, intento a raccontare una favola a senso unico, mentre le saracinesche si abbassano. L’arroganza con cui Michelusi reagisce a ogni critica — persino a chi porta sul tavolo analisi supportate da dati, confronti con le associazioni di categoria e dialogo con gli operatori economici — è offensiva. Offensiva per chi si impegna nella ricerca di soluzioni, ma soprattutto per la cittadinanza, che merita trasparenza, ascolto e risposte concrete, non uno spettacolo comunicativo costruito su slogan e contenuti vuoti e omissivi. È ora che si apra un vero dibattito pubblico, pluralista, basato su fatti, per rilanciare davvero il commercio a Thiene. Tutto il resto è solo sfoggio di un buon vestito di sartoria e di una bocca riempita solo da un sordo rumore di fondo. Alla luce di tutto questo fa amaramente sorridere il prossimo viaggio pianificato dall’amministrazione in Giappone, con il dichiarato pretesto di tessere chissà quali rapporti commerciali con il Sol Levante. L’impressione è che sarà piuttosto un bel viaggio di piacere per i nostri politici e speriamo non a spese della collettività.  E comunque dopo la fallimentare via della seta, non abbiamo bisogno di tracciare la via del sushi. Arturo Ferrarin si rivolterebbe nella tomba”.

P.V.

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