La storia di Marcela è quella emblematica di una Italia che abbandona i fragili della società.
Ma in questo caso, questa mamma ha avuto il coraggio, nonostante un dramma quotidiano che la lascia senza forze e le consuma senza pietà, di denunciare ai media e di vedere un diritto riconosciuto.
Il suo piccolo di 5 anni, invalido al 100% perché affetto da una sindrome che lo compromette a livello cognitivo, verbale, motorio e persino delle funzioni più naturali come la masticazione, avrà un montacarichi.
Lo ha assicurato l’Ulss 7 dopo che la mamma 40enne di Torrebelvicino si è rivolta al Giornale di Vicenza, al quale ha raccontato il proprio calvario quotidiano.
Marcela è costretta a percorrere la scala per raggiungere il proprio appartamento con quel fagotto sulle braccia, che si fa sempre più grande e più pesante. Marcela comincia ad avvertire la stanchezza di quel su e giù dalle scale di casa. La sera è distrutta quando va aletto.
Marcela è una mamma meravigliosa perché nonostante la vita non sia stata molto generosa con lei, ha la grinta di un leone. Vive con una pensione di invalidità di circa 500 euro e, quando può, fa le pulizie nelle case. Ma quello è un lusso, perché quando hai un bambino gravemente disabile, come il suo, non puoi nemmeno lavorare perché non hai a chi lasciare il tuo bambino, bisognoso di assistenza 24 ore su 24.
Marcela è l’emblema della catastrofe che travolge i genitori dei bambini disabili, quelli di cui sembra non importare niente a nessuno. Nelle promesse elettorali di questi giorni, nessuna parola è stata pronunciata per mamme e papà che vivino il dramma della disabilità. Eppure sono tantissimi e votano anche loro. Persone lasciate sole, spesso senza la guida di servizi sanitari che tagliati come i giardinieri potano le piante .
Mamme costrette a lasciare il lavoro per dedicarsi ai loro figli ‘speciali’. Mamme che non possono nemmeno ammalarsi perchè i loro ‘cuccioli indifesi’ hanno troppo bisogno di loro.
Mamme che devono fare i conti con una burocrazia lentissima, snervante. Minuti, ore che non si possono permettere perché, anche per stare in fila negli uffici a sbrigare carte, devono potersi permettere economicamente qualcuno che tenga il loro bambino, che non possono portare con sé.
Marcela ha denunciato la sua storia ed ha vinto la propria battaglia. Avrà un montascala che la agevolerà negli spostamenti con il suo bambino in braccio. Ma quante Marcela ci sono e vivono in silenzio la solitudine della disabilità di un figlio?
Natalia Bandiera