Non si placa la polemica dove la dichiarazione del fotografo Oliviero Toscani che aveva definito i veneti ‘un popolo di ubriaconi e alcolizzati’. Ma nonostante già in molti avessero manifestato dissenso e invitato il fotografo a scusarsi, il provocatorio milanese non ha accettato l’invito e ha addirittura rincarato la dose. “Zaia non ha niente da fare se si occupa di una cosa così – ha commentato Toscani – Ci rida sopra. E poi alzi la mano un veneto che non ha mai dato del terrone a un italiano del sud. Ditemi un veneto che non ha mai insultato un nero o un immigrato. Non devo chiedere scusa, non ho detto niente di male.  Ci sono anche ricerche e statistiche. Il Veneto era una regione poverissima e l’unica ricchezza era la medicina, il vino e la grappa che si dava anche ai bambini per curarli. Un alcolismo atavico – ha continuato – Chiedo scusa per loro, per quelli che non hanno capito la satira. Una volta erano un popolo che rideva, ora hanno la coda di paglia. E per quanto riguarda il mio lavoro – ha concluso – li ho fatti  diventare famosi, anche per prodotti in cui i veneti non sono forti. Ho lavorato seriamente, cosa devo ringraziare?”Ma il governatore della regione Luca Zaia ancora  una volta non ha gradito e ha esortato  Toscani a scusarsi pubblicamente e sinceramente una volta per tutte e in caso contrario garantisce di passare gli atti alla magistratura competente. “Ho letto le sue dichiarazioni sui veneti – ha spiegato Zaia – chiedendole di scusarsi avevo concesso l’opportunità di rimediare a un errore. Apprendo invece che ha addirittura rilanciato con incommentabili dichiarazioni facendo appello al diritto di satira. Pretendo scuse pubbliche entro 48 ore, profonde e sincere, capaci di rimarginare quella ferita che lei ha voluto infliggere a un intero popolo, in un gioco di tristi e non più originali provocazioni che contribuiscono sicuramente a far galleggiare nelle cronache e a imporsi nei titoli dei giornali, ma che lasciano perplessi e attoniti – ha continuato – Non soltanto ha lanciato accuse immotivate, ma in un crescendo di cattivo gusto ha coinvolto nella sua deprimente e penosa affabulazione nonni, padri, madri, generazioni di persone di cui noi veneti andiamo orgogliosi. Non solo quindi contro i viventi, ma anche contro i nostri cari che non ci sono più. Siamo un popolo avvezzo a fronteggiare povertà e difficoltà, sappiamo cos’è la temperanza e abbiamo come virtù principale una immensa pazienza. Ma la pazienza, prima o poi, lascia il posto all’orgoglio. Per cui attenderò pazientemente – ha concluso – le sue pubbliche scuse, poi domattina trasmetterò all’Avvocatura Regionale tutti gli articoli contenenti le sue dichiarazioni affinché le trasmettano alla magistratura competente”.

La pensa allo stesso modo Mara Bizzotto, vicesegretario veneto della Lega Nord, che ha commentato: “Toscani non chiede scusa per le colossali stupidaggini che ha pronunciato contro il popolo Veneto, offendendo la nostra terra e la nostra gente? A questo punto ci faccia sapere per tempo quando ha intenzione di venire in Veneto, così ci penseremo noi a organizzargli una festa coi fiocchi. Può star tranquillo che, oltre alla class action, saranno molti i Veneti che gli prepareranno un caloroso comitato d’accoglienza per fargli sentire quanto indesiderato sia dalle nostre parti per tutte le pesanti e assurde offese che ha sparato contro il Veneto”.

Anna Bianchini

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