Al momento i cittadini veneti non devono preoccuparsi rispetto all’eventuale pericolo di esplosione di una centrale nucleare in Ucraina, e non è il caso che corrano ad acquistare pastiglie di Iodio. Lo spiega il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ieri, in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale. “Un’eventuale esplosione nucleare avrebbe un effetto importante al di sotto dei 200 chilometri di distanza”, e tra Veneto e Ucraina ci sono circa 2.000 chilometri, ricorda Zaia. Se i cittadini di altri Paesi come Svizzera e Francia sono riforniti di pastiglie di Iodio è perché quei Paesi hanno centrali nucleari sul loro territorio, sottolinea poi il presidente del Veneto, secondo cui questa potrebbe comunque essere l’occasione per far sì che le pastiglie di Iodio, che solo in Italia sono considerate medicinali, vengano inquadrate anche qui come integratori alimentari. Ad ogni modo, “evitiamo la corsa alle pasticche”, conclude Zaia. Anche perché lo Iodio è solo una delle problematiche legate alla radioattività.
Ucraina. Veneti non correte a comprare le pillole di iodio
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