Il sindacato degli infermieri promette di andare fino in fondo contro l’Ulss 7, arrivando a promettere di segnalare il caso delle graduatorie relative alle progressioni orizzontali dei lavoratori del comparto all’Autorità Nazionale Anticorruzione.

A fare andare i rappresentanti del Nursind (sindacato delle professioni infermieristiche) su tutte le furie, la pubblicazione ad una settimana dal Natale delle graduatorie senza nomi né singole valutazioni e con indicate solo le matricole dei partecipanti.

La gravità evidenziata dal Nursind è l’impossibilità da parte dei concorrenti di fare eventualmente ricorso, vista l’impossibilità di riconoscere, nella graduatoria, i nomi degli altri candidati e le singole valutazione che, sommate, contribuiscono a quella totale.

“Mancano trasparenza e buona fede – ha spiegato Andrea Gregori, segretario provinciale del Nursind di Vicenza – Le graduatorie compilate in questo modo nascondono un velo di mistero e c’è evidente ipotesi di corruzione. Il 18 dicembre la Ulss 7 ha emanato la delibera, con le relative graduatorie, da cui emerge il chiaro intento di ignorare le norme di base sulla trasparenza. Nell’elenco dei concorrenti non sono riportati i nomi, ma le matricole. Inoltre, la valutazione riportata è quella complessiva, non le singole valutazioni che la determinano, come avviene in tutte le Ulss del Veneto. Assistiamo, quindi, all’ennesimo atto contro i lavoratori, di fatto impossibilitati aUlss7 ricorrere, non sapendo su che base si fonda la valutazione, essendoci solamente la valutazione complessiva. L’inesistente trasparenza è un fatto molto grave – ha aggiunto Gregori – cui si  aggiunge la difficoltà a fare ricorso, per la mancanza delle singole valutazioni e per il fatto che è stato dato tempo, dall’emanazione della delibera, soltanto fino al 29 dicembre, con quattro giorni festivi in cui l’ufficio protocollo è chiuso”.

Contrario al modo di presentare la graduatoria, il Nursind promette una posizione dura e la segnalazione del caso all’Autorità Nazionale Anticorruzione.

“Non possiamo lasciar correre sia per il dovuto rispetto che l’Azienda deve riconoscere ai lavoratori, che per l’oggettiva ed incomprensibile composizione della graduatoria pubblicata, peraltro lasciando pochi giorni per fare ricorso – ha concluso Andrea Gregori – A questo si aggiunge la contrarietà del Nursind al metodo statistico utilizzato per la composizione della graduatoria, che determina punteggi non riconducibili all’effettiva valutazione assegnata al singolo dipendente”.

Anna Bianchini

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