Emodinamica H24 in cardiologia entro la fine dell’anno, il riassetto organizzativo dei Dipartimenti ospedalieri, l’utilizzo dei fondi derivati dal Recovery Plan per la Sanità locale ed un lavoro puntuale per avere le risorse umane sufficienti per non compromettere, se non addirittura annullare, i servizi sanitari dell’Alto Vicentino.

E’ quanto la Regione Veneto, rappresentata dall’assessore Manuela Lanzarin e la direzione sanitaria della Ulss7 Pedemontana (presenti il direttore generale Carlo Bramezza ed il direttore dei servizi Socio Sanitari Pierangelo Spano), hanno promesso ai sindaci del Distretto Alto Vicentino nell’ultimo incontro, voluto proprio dall’assessore e nato da un forte malcontento, non nuovo, ma inasprito dall’annuncio della probabile riduzione del servizio di Guardia Medica a Schio. Un annuncio che aveva riportato a galla le preoccupazioni che da mesi attanagliano il territorio, con i servizi socio sanitari messi a dura prova non solo dal covid, ma da carenze che si trascinano da anni e che i primi cittadini lamentano da tempo e che di recente, proprio per la paura di perdere la Guardia Medica a Schio, ha fatto tornare nell’Alto Vicentino la voglia di scendere in piazza a protestare per un diritto primario, quello alla tutela della salute.

Un incontro che lascia sperare che la Regione Veneto, che con le recenti riforme aveva di fatto estromesso i sindaci dall’avere un ruolo nel comparto sanitario, abbia deciso di andare incontro ai territori e alle loro esigenze.

“L’assessore, che ha voluto in premessa ringraziare il personale sanitario, i sindaci e i cittadini dell’Alto vicentino per i sacrifici sopportati nel lungo periodo che ha fortemente limitato l’operatività dell’ospedale, si è soffermata sulle criticità legate alla carenza di personale, condividendo alcune preoccupazioni per l’immediato futuro, in particolare sul territorio”, ha sottolineato Franco Balzi, presidente del comitato dei sindaci.

Guardia Medica a Schio e Medicina di Gruppo

“L’azienda ha confermato il forte impegno per evitare che si concretizzi la sospensione delle attività e ha approfondito il problema delle Medicine di Gruppo (dove nel giro di pochi mesi dovrà essere risolto il nodo dell’elevato numero di pensionamenti in arrivo) e su quelli delle Case di Riposo, alcune delle quali già in questo momento sono in difficoltà – ha continuato Balzi – L’assessore ha illustrato ai sindaci le iniziative che la Giunta regionale ha di recente attivato per tentare di porvi adeguato rimedio, i cui risultati potranno però essere raccolti solo nel medio termine. A partire da questa consapevolezza ha sollecitato i diversi soggetti coinvolti ad una forte collaborazione, per poter affrontare al meglio queste delicate prospettive”.

L’ospedale di Santorso

Messo a dura prova dal covid e dalla carenza di organico, l’ospedale di Santorso potrebbe trovare ‘conforto’ nel caso di una eventuale recrudescenza della pandemia, grazie all’attivazione a Bassano di un reparto covid da destinare alle situazioni di particolare gravità, in modo da evitare un’eccessiva penalizzazione dell’attività medica nell’Alto Vicentino. Un passaggio particolarmente apprezzato dai primi cittadini, che da sempre invocano “pari dignità e trattamento” per i due ospedale, di Santorso e Bassano.

“Le 8 sale operatorie sono tornate a regime”, ha dichiarato Bramezza, rassicurando sulla ripresa delle attività.

Il direttore generale ha inoltre voluto sottolineare la scelta di  concentrare a Santorso l’attività della Senologia, con la nomina del nuovo primario e la volontà di riattivare entro fine anno il servizio di emodinamica H24 in cardiologia.

Ben note ai sindaci, ma anche alla Regione e alla direzione generale, le criticità legate al Pronto Soccorso, alla Neurologia, Oncologia e Ortopedia. “La direzione ha illustrato i passaggi che hanno permesso di procedere nei mesi scorsi all’individuazione di nuovi primari, in sostituzione di quelli andati in pensione (Cardiologia e Chirurgia), dando continuità all’attività di reparti assolutamente indispensabili. Uguale approccio verrà utilizzato per l’imminente necessità di sostituire i primari di Medicina, di Neurologia, di Pronto Soccorso e di Ortopedia, nonché della figura strategica in Direzione Medica Ospedaliera.

I sindaci

“Ringrazio l’assessore Lanzarin per aver voluto creare le condizioni per questo utile incontro, che riprende un metodo di lavoro già proficuamente sperimentato in passato, e che l’emergenza Covid ha costretto ad interrompere in questi ultimi 18 mesi – ha dichiarato Balzi – Il confronto diretto risulta sempre molto incisivo ed efficace, soprattutto quando è finalizzato ad approfondire le questioni sul campo e a cercare di condividere le soluzioni necessarie”. Il Presidente del Comitato dei sindaci ha poi espresso l’auspicio che questo incontro possa rappresentare un momento di svolta rispetto al recente passato, e che anche da parte della Direzione venga confermata la volontà di un costante e costruttivo confronto con gli interlocutori istituzionali delle amministrazioni locali, a beneficio dei cittadini dell’Alto vicentino.

“Nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche della direzione, è diritto-dovere dei sindaci rappresentare i propri cittadini, interpretare le loro preoccupazioni, leggerne i bisogni e affrontare le criticità per poterle insieme risolvere – ha concluso Franco Balzi anche a nome dei colleghi – Appare importante, in questa prospettiva, assumere una visione complessiva, senza particolari delimitazioni di ambito, garantendo il reciproco impegno nel condividere preventivamente le scelte che si dovranno assumere nel prossimo futuro”.

A.B.

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