Nei fine settimana a Zanè i bar chiudono alle 15. Non ci ha dormito per notti intere il sindaco Roberto Berti, ma dopo aver contato 176 contagi e 4 decessi per covid, alla fine ha deciso per un’ordinanza decisa, nei limiti delle sue competenze, ma stabilita per cercare di mettere un freno alla diffusione del coronavirus nel suo Comune.
“Dall’inizio della pandemia abbiamo avuto 176 contagi e 4 persone sono morte per coronavirus, non me la sento di stare a guardare di fronte ad episodi che non si riescono a controllare”.
A che cosa si riferisce sindaco Berti?
L’ordinanza regionale prevede che dalle 15 alle 18 nei bar i clienti possano consumare solo seduti, ma è difficilissimo far rispettare questa regola. La gente si alza e se ci sono controlli rispondono che si erano appena alzati.
Non sono mancate le polemiche.
Me lo aspettavo, adesso pare anche che parta una raccolta firme. Non ci ho dormito per notti, ci ho pensato e ripensato allo sfinimento. Ma i contagi crescono. Stanno guarendo i malati diagnosticati ad ottobre, ma ogni giorno contiamo nuovi positivi. Non posso fingere di non vederlo.
E’ convinto della sua scelta quindi.
Assolutamente. Abbiamo raggiunto il picco di 103 contagi, contando 176 persone positive da inizio pandemia e con 4 decessi. Persone che vivevano nella nostra comunità, che non ci sono più a causa del virus. Come si può non considerare questo? Io ho il dovere di fare quello che posso per tentare di frenare.
Come si comportano le persone?
Tanti rispettano la regole, altri no. Lo vediamo anche nei tg, lo leggiamo nei giornali e nei social, ci sono anche persone che credono che il virus non esista o che sia una banale influenza.
Il fine settimana scorsa a Zanè è stato più difficile del solito…
Abbiamo avuto un sacco di segnalazioni. Io stesso andavo in giro a controllare. Mi è pesato davvero tantissimo inasprire l’ordinanza regionale, ma mi sono sentito in dovere di farlo.
Quando scadrà?
Allo scadere dell’ordinanza regionale.
A.B.