Salgono a 97 i casi di Covid a Zanè ed il sindaco Roberto Berti non si stanca di lanciare appelli ai suoi concittadini, avvisandoli non solo che i numeri sono in crescita, ma che c’è addirittura un bambino di un anno tra i contagiati. Berti denuncia assembramenti e persone che incuranti delle regole in vigore stazionano sui marciapiedi, episodi che gli sono stati segnalati da chi ormai, ha pure paura ad invitare il vicino di casa alla prudenza perchè ne teme la reazione.
‘Cari Concittadini, il numero di nostri compaesani risultati positivi al COVID-19 è molto elevato e, nonostante ci siano persone che guariscono, il dato comunicato oggi relativo ai contagi è di 97 casi – ha scritto il sindaco di Zanè sulla sua pagina facebook – . Non c’è una fascia di età interessata in modo particolare: ci sono bambini (il più piccolo di poco più di un anno), ragazzi, adulti e anziani. Al momento non c’è ancora un vaccino che possa fermare l’epidemia: l’unico sistema rimane la prevenzione. Come si ripete da tempo è assolutamente necessario osservare poche e semplici precauzioni: mascherina indossata correttamente anche all’aperto, distanza interpersonale evitando assembramenti, ridurre gli spostamenti non indispensabili e lavaggio frequente delle mani. Evidentemente molti non si rendono conto della drammatica situazione che stiamo vivendo e che andremo ad affrontare. Sabato e domenica ho ricevuto delle segnalazioni ed ho constatato personalmente diversi assembramenti di persone che, incuranti degli obblighi imposti per contrastare la trasmissione del virus, stazionavano a gruppi sui marciapiedi ed in strada anche dopo l’orario di chiusura dei bar. Visto che le raccomandazioni e gli inviti all’osservanza delle disposizioni non hanno dato l’esito sperato, nel caso in cui il numero di nuovi contagi nei prossimi giorni dovesse salire ancora saremo costretti ad emettere nuove ordinanze più restrittive’.
Sono compatti i sindaci dell’Alto Vicentino e proprio stamattina, era prevista una riunione dei colleghi della conferenza del distretto 2 dell’Ulss 7 per decidere se dare una stretta con ordinanze comunali. I primi cittadini vogliono essere uniti per dare un segnale forte alla numerosa popolazione di una porzione di territorio, che sta pagando in ogni comune la seconda ondata di Covid.
Lo stesso governatore Luca Zaia non passa giorno, che non bacchetti i veneti perchè mostrino civiltà in comportamenti che non possono mettere a rischio chi può pagare con la vita. Ma c’è chi ancora è come se non volesse capire che non è questione di ‘terrore psicologico’, è un’emergenza sanitaria vera e propria, che richiede rigore e collaborazione. I sindaci dell’Alto Vicentino hanno deciso di rinviare la riunione alla prossima settimana, attendendo i nuovi dati. L’Ulss 7 stamattina, ha chiesto aiuto al sindaco Giovanni Casatotto perchè c’è necessità di reperire locali dove eseguire i tamponi evitando assembramenti e file. Per questo è previsto l’arrivo dell’esercito, proprio per dare manforte ai medici, chiamati a gestire una situazione non facile.
Il sindaco di Thiene ha messo a disposizione gli spazi di via Vanzetti, dove vengono allestite le fiere e dove si è svolta la campagna vaccinale nelle scorse settimane.
di Redazione AltovicentinOnline
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