Non ha avuto dubbi l’amministrazione di Zugliano quando è giunta la richiesta di sottoscrivere una mozione di solidarietà alle donne iraniane che, durante la seduta del consiglio comunale del 9 novembre, è stata approvata all’unanimità.
Questa mozione evidenzia “la sempre più violenta repressione di uno Stato teocratico e dittatoriale verso una irrefrenabile domanda di libertà e di pari dignità. Non tanto la libertà di poter fare e dire qualsiasi cosa, bensì quella di ragazze e donne iraniane colpevoli esclusivamente di essere ‘malvelate’.
Con questa consapevolezza – il Consiglio Comunale del Comune guidato da Sandro Maculan ha così deliberato, scrivendo, tra le altre cose che “si esprime concreta solidarietà, vicinanza e condivisione a tutte le donne, alle studentesse e agli studenti e a tutti coloro che in Iran si stanno battendo per la libertà e per la pari dignità;- sostiene idealmente la loro lotta; condanna la sanguinosa repressione messa in atto dalle autorità iraniane contro le manifestazioni delle donne”.
A chiudere però la seduta, dopo la lettura della mozione e la sua approvazione, è stata la voce di Vittoria Vischio studentessa diciottenne che, attraverso una sua personale riflessione, ha voluto spiegare cosa significa oggi per i giovani vivere problematiche di questo tipo.
“Io so che nel mio Paese questo non può succedere perché la nostra Costituzione tutela tutti noi, donne, uomini, fragili: la Costituzione del mio Paese mi permette di studiare e di lavorare al pari dei miei compagni, senza distinzione di sesso, razza, lingua, di religione o di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Io so che quanto sta accadendo a tante ragazze e donne degli altri paesi non può succedere a me perché la mia famiglia mi ha insegnato fin da quando ero piccola che sono importante, che niente può fermarmi e che ho il diritto di dire al mondo come vedo le cose. E so che qui dove abito, le istituzioni locali mi proteggono e lavorano affinché quanto detto prima continui ad essermi garantito: ma ho anche imparato una cosa importante” – ha dichiarato Vittoria con la voce emozionata – “ho imparato che i diritti inalienabili dell’uomo, quelli che ho studiato perché ho potuto farlo, non devono stare dentro i confini di uno Stato e che i miei diritti, che tutti noi insieme nel nostro paese proteggiamo, sono gli stessi diritti che tutti devono avere”. Vittoria ha chiuso poi il suo intervento con un appello: “Ho 18 anni e sono cittadina libera di un Paese a cui chiedo il coraggio di non voltarsi dall’altra parte dinnanzi all’ingiustizia dei diritti calpestati”.
“Ringrazio Vittoria per aver accolto il nostro invito e aver suscitato, nel Consiglio Comunale, commozione mentre ascoltavamo le sue parole richiamando tutti noi al dovere di sostenere chi, per forme di prevaricazione o di ingiustizia sociale, ci chiede aiuto” – ha affermato l’Assessore alla Cultura e Istruzione Paola Sartori anche a nome dei colleghi.
Ed ecco il video di Roberta Manzardo