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“Grazie a tutti per avermi dato l’opportunità di aver volato due volte, è stato un privilegio” è stato il primo commento della Cristoforetti durante la conferenza stampa organizzata dall’Agenzia spaziale europea a Colonia in Germania. Con il suo secondo viaggio ha raggiunto i 370 giorni di permanenza sulla Iss diventando la seconda donna astronauta al mondo per permanenza nello Spazio.

L’astronauta italiana ha raccontato delle 7 ore passate nel vuoto dentro la tuta spaziale russa, più larga e rigida di quella americana, definendola “un’esperienza intensa”, la prova fisica più “sfidante” dell’intera missione Minerva, che è andata liscia grazie alla preparazione mentale e alla concentrazione sugli obiettivi.

“La reazione alla space walk è un’incognita– spiega- non sai mai come reagirai. Io ero mentalmente molto preparata e mi sono trovata a mio agio fin dal primo momento. Sono riuscita ad astrarmi e mi sono concentrata sul lavoro, sulle attività. Non volevo commettere errori”. Il momento più bello dell’esperienza? “Quei 20 minuti finali in cui ho avuto l’opportunità di vedere la Terra scorrere sotto di me. Ma come succede spesso queste esperienze te le godi dopo piuttosto che sul momento, perché continui ad elaborarle”.

Durante la conferenza in Germania Astrosam ha risposto alle tantissime domande dei giornalisti in collegamento da tutto il mondo. Ha l’aria distesa e dice di sentirsi fisicamente in forma. “Mi sento bene- dice- meglio della volta scorsa. Credo che ci sia un effetto ‘esperienza’. Il corpo, sono mie ipotesi, ha una memoria di questa fase di riabilitazione in cui ci si abitua alla gravità terrestre”.
Nelle prossime settimane la aspettano i test sulla fisiologia umana e i debrief da remoto con il team di Huston. In Italia tornerà nei prossimi mesi, al limite a inizio 2023 dopo aver chiuso una missione dei record. Fra i traguardi raggiunti, avere avuto “l’onore” di essere stata la prima donna europea comandante sulla Stazione Spaziale Internazionale, per lei uno dei successi personali di questa missione assieme alla passeggiata spaziale.

“Nelle attività quotidiane- racconta- non è cambiato molto ma nelle responsabilità sì. Se succede qualcosa di critico sei tu il punto di riferimento”. Molti hanno assistito al calore umano della cerimonia di passaggio del comando a bordo della stazione. Cristoforetti racconta di un “bel clima di affiatamento a bordo” dove si creano “legami forti in un gruppo che lavora insieme per gli stessi obiettivi e che riesce a mettere da parte la confllittualità”. Per dirla con le parole del presidente dell’Asi Giorgio Saccoccia, un’importante simbolo di pace e di cooperazione. Ma soprattuto, per Cristoforetti, un “avamposto dell’umanità in orbita bassa che dobbiamo sfruttare il più possibile. Dobbiamo essere ambiziosi– aggiunge- per affrontare le sfide che ci attendono”.

Se però alla Iss restano pochi anni di vita, Potrebbe essere una nuova per Astrosamantha “lo spazio non è piu una avventura separata dalle vicende umane ma le ‘capacità spaziali’ sono diventate parte integrante delle competenze tecnologiche, della capacità di innovazione, della competività e della crescita economica. Investire in competenze spaziali- aggiunge- è anche incoraggiare giovani uomini e donne a lanciarsi nel settore”. Proprio durante la conferenza stampa il direttore generale dell’Esa Josef Aschbacher anticipa “un grande annuncio” sull’arrivo di reclute, un iniezione di nuove leve che, tra l’altro, “garantirà una presenza molto piu equilibrata delle donne astronaute”.

A loro, auspica Cristoforetti, “dovremo garantire l’opportunità di andare nello spazio”. Anche se lei non chiude la porta alle future missioni, che siano sulla Luna o sul primo veicolo spaziale europeo. Per ora, pensa a tornare a casa. “Voglio spendere tempo con la mia famiglia- dice- e avere tempo libero per rilassarmi”.