Non sono parole sussurrate al bar, ma dichiarazioni pubbliche pronunciate davanti a una piazza gremita. Roberto Vannacci, generale ed europarlamentare della Lega, è tornato a far discutere per un intervento a San Marco in Lamis, in Puglia, che ha mescolato politica militare, provocazioni e attacchi alla comunità LGBTQ+.
LA FRASE CHOC DAL PALCO
“Spendiamo 800 miliardi di euro e poi chi va a combattere al fronte? Quali sono le persone che oggi vengono cresciute con ideali come onore, difesa della patria, lealtà, coraggio, sprezzo del pericolo? In Toscana recentemente c’è stato il Gay Pride, ci mandiamo questi signori a morire al fronte? Ditemelo voi”, ha detto Vannacci, tra gli applausi della platea.
Il generale ha espresso il suo scetticismo verso l’attuale strategia bellica occidentale: “Pensare di continuare questa guerra ‘per procura’ tra Russia e Ucraina, che in realtà è tra Russia e Stati Uniti, significa continuare a dare armi agli ucraini. Tutto questo è quasi crudele visto che l’Ucraina ha ormai terminato gli uomini”.
LA SUA VISIONE: VALORI PERDUTI E IL RISCHIO DELLA GUERRA
Secondo Vannacci, l’Italia rischia di investire miliardi in armamenti senza avere chi mandarli a usare. “Chi è pronto a questo sacrificio? Chi viene educato ancora con questi valori? È inutile spendere 800 miliardi se poi al fronte non ci va a combattere nessuno”, ha detto durante il comizio.
I PRECEDENTI
Non è la prima volta che il generale usa parole controverse verso la comunità LGBTQ+. Nel suo libro ‘Il mondo al contrario’ aveva scritto: “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione”. Più recentemente, in tv, aveva affermato che “gli stessi omosessuali si definiscono non normali”. Concetti ribaditi anche dal palco di San Marco in Lamis.
LA MINACCIA RUSSA E L’ELOGIO A TRUMP
Nello stesso intervento, Vannacci ha minimizzato la minaccia russa: “Non ho trovato i cosacchi in giro mentre venivo qui”, ha dichiarato ironico. Ha infine elogiato Donald Trump, definendolo “l’unico che parla di pace”.
foto di repertorio
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