La clip di Angela Chianello, sulla falsa riga di Jerusalema, girata sulla spiaggia di Mondello a Palermo, finisce al vaglio della polizia. La signora, meglio conosciuta come “Angela da Mondello”, anonima casalinga, resa famosa, ahimè, per la sua frase “Non ce n’é Covviddi”, vomitevole tormentone della drammatica estate, segnata dalla pandemia, è stata convocata, stamane, davanti al vicequestore aggiunto, Manfredi Borsellino. Per lei e il suo agente, è scattata la denuncia amministrativa e si profila anche una responsabilità penale. Gli gli atti sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica.

Forte di una notorietà, avallata da Barbara D’Urso, sempre pronta a cavalcare l’onda della popolarità, domenica 8 novembre, “Angela da Mondello”, con un vestitino luccicante ed un gruppo di ragazzi alle spalle, tutti rigorosamente senza mascherina, aveva realizzato il videoclip nella spiaggia di Mondello, per lanciare la sua canzone “Non ce n’é Covviddi”, giusto in un momento in cui si chiede rigore e sacrificio per arginare la curva dei contagi. Allegri e spensierati, senza alcun distanziamento e trasgredendo alle regole, la “brillante” casalinga e il gruppetto di giovani, cantavano e ballavano al ritmo di ” Non ce n’é, non ce n’é, non c’é niente”. Ma finalmente, i social si sono rivoltati contro. Per l’anonima casalinga che, inspiegabilmente su Instagram aveva superato la soglia dei 172mila follower, questa volta si è registrata solo una grande indignazione e la vergogna dei palermitani.

Angela Chianello, con il supporto di Barbara D’Urso, che l’ha resa famosa, speculando sull’ignoranza e la superficialità di uno spaccato della società, rappresenta un fenomeno sotto il profilo sociologico allarmante, specchio di una società che fatica a fare emergere coloro i quali eccellono, cosi come non riesce a relegare al posto giusto chi merita.

Del resto, è la stessa società che produce stereotipi, e questo dell’anonima casalinga salita alla ribalta della notorietà per una frase dettata dalla più cruda ignoranza, è l’esempio lampante.

Ci auguriamo tutti, soprattutto in questo momento storico, che il fenomeno “Angela da Mondello”, possa concludersi definitivamente, lasciando il posto ad un brutto ricordo di un tormentone di una nera estate del 2020.

Roberta Puglisi

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