“Il nostro obiettivo è che nessun dipendente dei servizi di ristorazione perda il posto di lavoro: la Regione Veneto è una delle poche regioni con i conti in equilibrio in sanità e non intende certo realizzare risparmi sulle briciole del servizio di ristorazione nè tantomeno sulla pelle dei lavoratori”. Questo quanto dichiarato dall’assessore regionale alla Sanità ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali (Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs) e dei dipendenti della ristorazione ospedaliera, oggi in delegazione a palazzo Balbi, per esprimere la forte preoccupazione dei circa 850 addetti alla confezione e alla distribuzione dei pasti in corsìa per il loro futuro occupazionale, a fronte del nuovo appalto unico regionale vinto da Serenissima Ristorazione.
“Convocherò a brevissimo un tavolo tecnico con Azienda Zero, le Ulss e i rappresentanti sindacali- ha replicato l’assessore – Il tavolo, che dovrà vedere il coinvolgimento diretto o indiretto anche di Serenissima Ristorazione, avrà il compito di verificare il piano industriale, il rispetto degli impegni assunti e di tutte le clausole contrattuali”, ha promesso l’assessore.
“La Regione Veneto – ha ricordato il numero uno della sanità veneta – ha sottoscritto, ancora nel 2014, un protocollo d’intesa con le parti sindacali per regolare la cosiddetta ‘contrattazione d’anticipo’, introducendo una specifica clausola sociale per la tutela dei livelli occupazionali nelle gare di appalto e nel subentro di nuovi gestori dei servizi ospedalieri. Alla luce di questo impegno, credo sia necessario sottoporre le norme pre-contrattuali ad interpretazione autentica e verificare il pieno rispetto delle regole del nuovo contratto d’appalto del servizio. Al tavolo tecnico si affiancherà anche un tavolo politico per vigilare sulla tutela dei posti di lavoro, pur nel rispetto della libertà di organizzazione dell’impresa”.
a cura dell’Ufficio Stampa della Regione Veneto