Quando i soccorritori sono arrivati sul posto di lavoro, per lui non c’era più nulla da fare. Il grave infortunio avvenuto in un’azienda produttrice di cavi elettrici a Brendola, avvenuto stamane prima delle 7, è costato la vita ad un operaio.

All’arrivo della squadra dei vigili del fuoco di Arzignano, l’uomo era già stato liberato dai colleghi e sottoposto alle prime manovre di soccorso, proseguite poi dal personale sanitario del Suem. Nonostante i tentativi di rianimazione, il medico ha dovuto constatare il decesso dell’operaio. Sul posto i carabinieri e il personale dello Spisal che ora dovranno ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

“Esprimo il nostro più profondo cordoglio per la morte dell’operaio deceduto sul posto di lavoro a Brendola. Uno strazio che purtroppo prosegue senza sosta. Proprio nei giorni scorsi i numeri per il Veneto parlavano chiaro: nei primi due mesi del 2025, si sono contate già 15 vittime di incidenti mortali e oltre 10.793 denunce di infortuni sul lavoro. Numeri addirittura in crescita rispetto al 2024, in un abisso che pare non avere mai fine”. Lo dice, a nome del gruppo dem, la consigliera regionale vicentina del Pd, Chiara Luisetto, commentando l’incidente mortale avvenuto in via Einaudi a Brendola.
«È sempre doloroso apprendere notizie di questo tipo. Esprimo la mia più sentita vicinanza alla famiglia della vittima, agli amici e ai colleghi colpiti da questa tragedia. Andare a lavorare non dovrebbe mai significare mettere a rischio la propria vita- così la deputata del Pd Rosanna Filippin- Il nostro Paese è fondato sul lavoro, ma il lavoro deve poggiare sulla tutela della persona, della salute e della dignità. Continuerò a impegnarmi con determinazione affinché la sicurezza nei luoghi di lavoro diventi una priorità concreta e costante. Dobbiamo fare tutto il possibile perché simili tragedie non si ripetano più”.
di Redazione AltovicentinOnline
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