Le Olimpiadi da un lato, la legge sulla montagna appena sfornata dall’altro: con questa doppia spinta Roberto Calderoli sale a Belluno per la Giornata internazionale della montagna voluta proprio nella terra che presto ospiterà i Giochi. Lo accoglie la nuova struttura dei Maestri di sci, ma il ministro per gli Affari regionali trova anche subito un appello che sale proprio dalle Dolomiti: più autonomia.
La richiesta arriva da Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, con un esempio eloquente: “Mentre Alpi e Appennini si spopolano, c’è una montagna che invece cresce, quella di Trento e Bolzano” e questo succede perché hanno l’autonomia, “che significa che risorse spese bene possono fare tutta la differenza del mondo. E allora facciamo un appello a lei, ministro, che sappiamo attento al tema, una richiesta di autonomia realizzabile concretamente” su alcuni punti. Il primo: il trasferimento “almeno in parte delle regole sull’uso dei fondi di confine su progettualità specifiche che possano dare benefici a tutti i territori contermini”; secondo: l’attuazione “rapida e concreta dei tanti elementi positivi che garantisce la legge sulla montagna”. E qui la convergenza con Calderoli è automatica: quella legge “ha cercato di venire incontro ai servizi mininali per cui la gente sta o torna in montagna, la sanità, l’istruzione, la famiglia, la possibilità di fare impresa, gli stimoli ai giovani che vogliono tornare nelle terre alte dopo che se ne erano andati… Ci crediamo, siamo riusciti ad arrivare dopo tre anni di percorso a questa legge, vediamo ora di metterla a terra e di farle produrre gli effetti desiderati”.
La terza richiesta di Padrin è sulla grande partita del rinnovo delle concessioni dell’idroelettrico. Le concessioni sull’idroelettrico sono in scadenza nel 2029 e bisogna “definire subito le regole di ingaggio: la Provincia di Belluno ha necessità di incidere direttamente in questa partita che rappresenta la vera autonomia finanziaria di questo territorio. Sono certo che troveremo soluzioni per portare benefici concreti alla nostra provincia”, ha detto Padrin invitanto il ministro agli Stati generali del territorio di Belluno a maggio. E proprio da Belluno, il vicesindaco Paolo Gamba, raccomanda di fare sforzi per “mantenere la montagna”, perché “non ci cada in testa”, ma anche per difenderla e per dimostrare che, specie le Dolomiti non sono solo una terra da alberghi a cinque stelle; aggiungendo però che scenari come quelli delle Dolomiti sono come musei a cielo aperto e la gente quando va nei musei un biglietto lo paga. “Sarebbe facile oggi fare la lista delle criticità della nostra provincia e fare richieste, facile e normale chiedere che la montagna sia messa in condizione di essere abitabile, competitiva, attrattiva”, ha detto Padrin, ma “parto dalle potenzialità perché non si dica che le richieste della montagna sono un piagnisteo”. E allora ecco la manifattura “forte e invidiata” (occhialeria e polo del freddo), l’artigianato “di qualità”, acqua, aria e boschi, un “ecosistema disponibile anche per altre aree del paese grazie ai suoi abitati. Un ecosistema base fondamentale del turismo e dell’energia green che abbiamo il dovere da conservare e mettere a frutto”. Come? Magari, appunto, con più autonomia. La Giornata internazionale della montagna di oggi (domani la seconda) ha visto i saluti degli organizzatori con appunto Calderoli, il presidente del Collegio dei Maestri di sci Luigi Borgo. E’ stata anche la prima uscita ufficiale del presidente della Regione Veneto Alberto Stefani, insediato proprio questa mattina a Palazzo Balbi. Presenti alla alla Casa dei Maestri anche la torcia olimpica e paralimpica, simbolo dei Giochi di Milano-Cortina 2026.
È avvenuto anche il passaggio di consegne con delegazioni delle edizioni precedenti, che per l’edizione 2025 hanno ricevuto in dono un campanaccio, omaggio dei Maestri di Sci, suonato sul palco per celebrare la montanità. E per Calderoli una sorpresa: è stato insignito della nomina di Maestro di Sci ad honorem, sia per il suo ruolo di ‘Ministro della Montagna’ che per il suo passato da sportivo. Inoltre ha ricevuto in dono dai presidenti dei Collegi italiani una penna realizzata a mano in legno da Fabrizio Tescari, campione azzurro dello sci alpino, come riconoscimento per aver portato all’approvazione della Legge per la montagna. Poi via ai lavori con il panel “Il Bellunese olimpico”.
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