Un «piccolo segnale di solidarietà», piccolo di fronte all’enormità della pandemia e il numero dei decessi in Italia ma non così piccolo nel momento in cui anche in Germania il numero dei contagiati inizia a salire velocemente.

Lo riporta Il Sole 24 Ore in un articolo del 26 Marzo, quando in Germania il Robert Koch Institut aveva registrato 36.500 casi con un aumento di circa 5000 nei giorni precedenti e il numero di decessi che era aumentato da 144 a 198.

Nel pezzo di Isabella Bufacchi si legge che sono per ora 47 gli italiani colpiti da coronavirus che stanno ricevendo e riceveranno cure in terapia intensiva con ventilatori polmonari negli ospedali di sei Länder: Renania settentrionale-Vestfalia, Bassa Sassonia, Sassonia, Assia, Brandeburgo, Berlino.

Il sistema sanitario tedesco ha 28.000 posti letto in terapia intensiva di cui 25.000 con ventilatori polmonari, un numero che sarà raddoppiato grazie al piano di aiuti e di interventi appena annunciato dal governo.

Il trasferimento dei pazienti italiani in Germania non è facile, soprattutto per la gravità del loro stato di salute: coinvolta la Cancelleria, i ministeri della sanità e degli Esteri, l’Ambasciata tedesca a Roma, ospedali e cliniche.

Il primo ministro Laschet della Renania settentrionale-Vestfalia ha dichiarato al parlamento di Düsseldorf che le sue strutture sanitarie accoglieranno dieci pazienti. L’Aeronautica Militare italiana trasferirà i malati nei prossimi giorni.

Gli italiani malati di coronavirus e curati in Germania provengono per ora dal Nord Italia, cioè dalle regioni più colpite.

L’Assia ha messo a disposizione 10 posti letto in terapia intensiva, e di questi quattro per ricoverati dall’Emilia Romagna, anche perchè dal 1992 tra le due regioni c’è un gemellaggio. La Bassa Sassonia, che si scusa per non poter mettere a disposizione dell’Italia più di 10 letti in terapia intensiva perchè «anche qui la crescita dei contagi è rapida», ha detto di sentirsi strettamente legata all’Italia e che molti italiani vivono nel Land. In Brandeburgo, due cliniche si sono rese disponibili: Ernst-von-Bergmann a Potsdam e Carl-Thiem-Klinikum a Cottbus/Chóśebuz per due pazienti ciascuna.

In un videomessaggio rivolto ai cittadini tedeschi il presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier ha detto che «dilaniano il cuore le immagini che vediamo dall’Italia. È un bene che gli ospedali tedeschi accolgano pazienti italiani. Io auspico più solidarietà concreta nello spirito europeo».

Al 01/04 i dati aggiornati in Germania si attestano a un totale di 67.366 contagiati e 783 morti, (fonte Robert Koch Institut). Cifre che pongono il Paese al quinto posto tra quelli con maggiori casi nel mondo dopo Stati Uniti, Italia, Spagna e Cina. Il Land più colpito resta la Baviera, seguita dal NordReno Westfalia, Baden-Wuerttenberg.

A. N.

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