Dopo il pesante attacco degli Stati Uniti ai tre siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz ed Esfahan, il moltiplicarsi degli appelli internazionali alla descalation e le minacce di ritorsioni in caso di risposta da parte di Teheran, l’Iran non mostra segni di cedimento e tira dritto. La conferma arriva dal presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Masoud Pezeshkian, che su X promette: “Percorreremo questa strada insieme. Preserveremo insieme l’Iran. E mostreremo al mondo che questa grande nazione è invincibile. Il nostro essere insieme è la vittoria”.

IRAN. PORTAVOCE MIN. ESTERI: PRONTI A DIFENDERCI CON TUTTI MEZZI NECESSARI

A fargli eco è anche Esmaeil Baqaei, portavoce del ministero degli Affari esteri iraniano, che avverte: “L’Iran è fermamente determinato a difendere la propria sovranità nazionale, l’integrità territoriale, la sicurezza nazionale e il proprio popolo con tutti i mezzi necessari, nell’esercizio del suo intrinseco diritto all’autodifesa ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite e in conformità con i diritti sanciti dal Trattato di non proliferazione nucleare”.

IRAN. MEDIA: POSSIBILE CHIUSURA STRETTO HORMUZ, DECIDERÀ CONSIGLIO SUPREMO

Intanto, il parlamento iraniano, secondo quanto riferiscono i media locali, ha approvato una misura per chiudere lo Stretto di Hormuzdove transita il 20% del petrolio mondiale. La decisione finale, precisano le stesse fonti, spetta però al Consiglio Supremo per la Sicurezza Nazionale dell’Iran, la massima autorità di sicurezza del Paese.

VANCE: CHIUSURA STRETTO HORMUZ SUICIDIO PER STESSI IRANIANI

“Penso che” la chiusura dello stretto di Hormuz “sarebbe un suicidio per gli stessi iraniani. La loro intera economia passa attraverso lo stretto di Hormuz”. Lo afferma il vicepresidente americano JD Vance in un’intervista a ‘NBC News’. “Non credo abbia alcun senso né per loro né per chiunque altro. Ciò che avrebbe senso è che si sedessero al tavolo delle trattative per rinunciare effettivamente al loro programma di armi nucleari a lungo termine. Se sono disposti a farlo troveranno un partner disponibile negli Stati Uniti d’America”, aggiunge Vance.

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