È scoppiata la polemica intorno al post pubblicato sui social da Stefano Addeo, docente di lingua tedesca presso un istituto superiore della provincia di Napoli. Nel messaggio, ritenuto offensivo e minaccioso, il professore si sarebbe espresso in termini inaccettabili nei confronti della figlia della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il caso ha suscitato un’ondata di indignazione pubblica e istituzionale.

«È stato un gesto stupido, scritto d’impulso. Chiedo scusa per il contenuto del post: non si augura mai la morte, soprattutto a una bambina. Ma non ritiro le mie idee politiche: non mi sento rappresentato da questo governo», ha dichiarato Addeo in un’intervista rilasciata al Roma online. Il docente ha voluto sottolineare che, nonostante lo sfogo, non ha mai portato la politica in aula: «In classe non ho mai fatto politica. I miei studenti mi vogliono bene. Odio ogni forma di violenza, amo gli animali, faccio volontariato. È stato un errore».

Intanto, nella giornata di oggi, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato a Giorgia Meloni per esprimere la propria solidarietà in seguito alle minacce social rivolte alla figlia della premier, la piccola Ginevra. Il gesto del capo dello Stato ha voluto sottolineare la gravità dell’accaduto e la necessità di una riflessione profonda sul livello del dibattito pubblico, in particolare sui social network.

Il post incriminato, rapidamente cancellato dopo le reazioni indignate, potrebbe ora avere conseguenze disciplinari per il professore. Il Ministero dell’Istruzione è stato informato del caso e si attendono verifiche da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale.

La vicenda solleva interrogativi sul ruolo degli educatori nella società digitale e sulla responsabilità delle parole, anche nei contesti extra-professionali. Solidarietà è arrivata anche da diversi esponenti politici di ogni schieramento, uniti nella condanna dell’episodio.

Resta alta l’attenzione intorno al caso, mentre si attende una valutazione ufficiale da parte della scuola e delle autorità competenti.

Minacce alla Premier e alla sua piccola, immediata la solidarietà di Zaia – AltoVicentinOnline

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia