Quasi due miliardi e 600 milioni di euro: è quanto ha incassato lo Stato Italiano nei primi due mesi dell’anno per il monopolio dei giochi e delle lotterie. Con un incremento del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2018. Niente male per un governo, come quello gialloverde, che, contro il gioco, perlomeno quello d’azzardo, sta conducendo una crociata. Con il Movimento 5 stelle che, appena qualche giorno fa, ha confermato il divieto di fare pubblicitàcontenuto nel decreto Dignità, a partire dal prossimo 10 agosto.

L’incremento fa parte di un trend generalizzato, come riferisce il ministero dell’Economia e delle finanze: “Nel periodo gennaio-febbraio 2019, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 66.963 milioni di euro, segnando un incremento di 224 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,3%). Il dato risulta condizionato dalla variazione negativa del 2,3% del mese di febbraio determinata dall’andamento dei versamenti dell’imposta sostitutiva sui risultati delle gestioni individuali di portafoglio (-655 milioni di euro) e dell’imposta sostitutiva dovuta sulle forme pensionistiche complementari ed individuali (-712 milioni di euro)”.

IMPOSTE DIRETTE. Le imposte dirette – fa sapere il Mef – risultano pari a 40.043 milioni di euro, con una diminuzione di 744 milioni di euro (-1,8%) rispetto al medesimo periodo del 2018. Il gettito Irpef mostra una crescita del 3,1% (+1.120 milioni di euro) che riflette l’andamento delle ritenute Irpef sui lavoratori del settore privato (+610 milioni di euro, pari a +3,6%) e sui dipendenti del settore pubblico (+669 milioni di euro, pari a +4,2%). Tra le altre imposte dirette si segnala la riduzione dell’imposta sostitutiva sui redditi e delle ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (-362 milioni di euro), dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (-675 milioni di euro) che rispecchia le performance negative dei mercati nel corso del 2018. Anche l’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione mostra una diminuzione di 712 milioni di euro che riflette i risultati negativi dei rendimenti medi ottenuti nel 2018 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari.

IMPOSTE INDIRETTE. Le imposte indirette, che ammontano a 26.920 milioni di euro, registrano una variazione positiva di 968 milioni di euro (+3,7%). Il risultato è legato all’andamento del gettito dell’Iva (+ 877 milioni di euro, +5,9%) e, in particolare, alla componente di prelievo sugli scambi interni che registra un incremento di 897 milioni di euro, mentre diminuisce il prelievo sulle importazioni (-20 milioni di euro, -0,9%). L’imposta sulle assicurazionisegna un incremento di 15 milioni di euro pari a +4,4%, mostrano invece andamenti negativi sia l’imposta di bollo(-118 milioni di euro, -13,0%), sia l’imposta di registro (-53 milioni di euro, -6,1%).

ENTRATE DAI GIOCHI. Nel primo bimestre dell’anno, le entrate dai giochi ammontano a 2.581 milioni di euro (+4,1%). Da ricordare che, come riportato nella legge di bilancio 2019, le vincite su giochi e lotterie costituiscono, per lo Stato, un giro d’affari da 14 miliardi, 14 e mezzo con le scommesse ippiche.

ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO. Le entrate tributarie erariali derivanti dall’attività di accertamento e controllo si attestano a 1.430 milioni (+69 milioni di euro, pari a +5,1%) di cui: 660 milioni di euro (-81 milioni di euro, -10,9%) sono affluiti dalle imposte dirette e 770 milioni di euro (+150 milioni di euro, pari a +24,2%) dalle imposte indirette.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia