“Le sanzioni funzionano nel momento in cui tu togli qualcosa a qualcuno che ha avuto e non avrà più. Se ti ritrovi con un popolo che, al di là della metropoli di Mosca o di San Pietroburgo, è abituato a vivere a ‘pane e cipolla’ tu hai poco da sperare che le sanzioni li mettano in ginocchio. Ho l’impressione che le sanzioni nel medio e lungo periodo penalizzino più noi occidentali, che siamo abituati ad avere e non abbiamo più, rispetto a chi non aveva e non ne soffrirà”. Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, intervenendo oggi a ‘Effetto estate’ su ‘Radio 24’.

“La Lega è dalla parte degli oppressi, che sono gli ucraini, e l’aggressore è la Russia. È quasi superfluo dirlo ma dobbiamo fare in modo che si arrivi alla pace, perché non basta condannare la Russia”, continua Zaia auspicando che “la diplomazia sostituisca le armi e trovi le condizioni per arrivare alla pace”.

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