Giovani ma anche anziani, l’autonomia e la sanità (ovviamente) ma anche sviluppo sostenibile e rigenerazione urbana, economia circolare e mobilità sostenibile. Alberto Stefani, nuovo presidente del Veneto, ha presentato al Consiglio regionale i suoi assessori e il suo programma di mandato. E non c’è stata solo la mossa sui caregiver (l’apertura all’approvazione del progetto di legge della minoranza), ha spaziato su molti temi, “tutti considerati centrali per dare al Veneto una visione del futuro che possa fare da filo conduttore per i prossimi decenni”. Stefani è partito dai giovani e dagli adolescenti, il cui disagio psicologico attuale “deve essere centrale nell’agenda politica. Ai giovani dobbiamo dare sostegno nelle loro difficoltà e nelle aspirazioni a costruirsi una vita personale e lavorativa la più soddisfacente possibile, con la formazione, con il sempre più stretto contatto con le aziende, con politiche della casa che guardino alle possibilità reali delle giovani generazioni. Non a caso per investire sui giovani ho nominato un consigliere delegato specifico”. Poi gli anziani, altro tema forte in una regione che invecchia tanto. “Dobbiamo valutare e anticipare il tema dell’invecchiamento della popolazione- ha detto- con importanti programmi di invecchiamento attivo, con residenze per anziani attrezzate, grazie anche a politiche urbanistiche inclusive per i non autosufficienti. Dobbiamo studiare un Veneto che si prenda cura di tutti. E’ una sfida centrale da affrontare tutti assieme, anche con le reti delle amministrazioni locali e il vastissimo mondo del terzo settore”.
Per la sanità, l’indicazione è di rafforzare quella territoriale
“Dobbiamo avere un approccio che metta il paziente al centro, come persona in relazione alla sua famiglia e al suo domicilio, anche grazie al sempre maggiore utilizzo della tecnologia e della telemedicina- ha chiarito- Difenderemo la sanità pubblica, anche con il contributo offerto dai programmi di sostenibilità sociale delle imprese”, che potranno essere incentivate a sostenere specifici progetti della sanità pubblica con contributi liberali. Impresa fondamentale anche su vari altri fronti: “Dobbiamo integrare sempre di più l’istruzione professionale con il mondo produttivo- ha detto- e rendere la vita più semplice ai nostri imprenditori. Per questo lavorerà uno specifico Tavolo per la sburocratizzazione, implementeremo le infrastrutture fisiche e digitali e, come motore di sviluppo, anche la Holding autostradale”. Su agricoltura e pesca “meno burocrazia, più sostegni al primo insediamento, la vivificazione delle lagune attraverso il lavoro di una task force specifica”. Le specificità territoriali di Belluno e Rovigo hanno molti problemi ma anche grandi opportunità. “Per questo- ha sottolineato Stefani- c’è una delega specifica, che si potrà interfacciare con molti settori, dall’agricoltura al turismo, alla cultura, in particolare con la funzione di educazione al dialogo”.
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