“Ancora una volta la Rai, attraverso il TG1, sceglie di dipingere un Paese che non c’è. Nel servizio sul turismo, la narrazione è quella di un’estate da record, con agosto destinato a ‘fare il pieno’ e un settore in salute. La realtà, invece, racconta altro. Sempre più italiani rinunciano alle vacanze che sono diventate sempre più difficili da fare. Il potere d’acquisto è crollato: per molti, anche un ombrellone in spiaggia è diventato un lusso. Secondo il sindacato balneari, gli ombrelloni occupati sono il 15% in meno rispetto allo scorso anno. Gli albergatori si aspettano un calo di presenze, mentre Altroconsumo segnala che dal 2020 i prezzi delle strutture ricettive sono aumentati del 34%”. Così i componenti del Partito democratico nella commissione di Vigilanza Rai.

I salari, invece, scendono: -7,5% rispetto al 2021 (dati Ocse). Lo ha ammesso persino il presidente di Federalberghi, ricordando che ‘il turismo è legato alle buste paga’- proseguono gli esponenti dem- E intanto i lavoratori del settore continuano a vivere nella precarietà, come dimostra lo sciopero dei bagnini a Rimini per stipendi troppo bassi. La crisi è reale e riguarda centinaia di migliaia di famiglie, ma il servizio pubblico televisivo continua a edulcorare la situazione, prestando così la propria linea editoriale alla volontà del governo di mettere la mordacchia al dissenso e impedire un dibattito pubblico libero e pluralista. Chiediamo una Rai realmente indipendente, che racconti il Paese per com’è e non per come il Governo vuole farlo apparire. Salari, inflazione, precarietà e diritto alle vacanze non sono dettagli: sono la fotografia di un’Italia in difficoltà e meritano di stare al centro dell’informazione pubblica”.

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