Il tentativo di questo governo e’ ancora “fragile”, perche’ “se pensiamo che tutto e’ risolto e abbiamo un governo forte credo che abbiamo tutti sbagliato.
La situazione che abbiamo di fronte e’ di grandissima difficolta’ ed emergenza. Se noi siamo qui carichi di buona determinazione e’ perche’ c’e’ questa situazione di emergenza che non scompare perche’ ieri abbiamo avuto la fiducia e credo la avremo anche oggi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, nel corso del suo intervento in replica al dibattito sulla fiducia al Senato.

 

Intanto arriva un inaspettato stop da parte di Berlusocni: non potremo essere parte di un Governo che non attuasse le misure sull’Imu”, ovvero restituzione dell’imposta pagata e sua abolizione. Parola di Silvio Berlusconi, parlando con i giornalisti al Senato. Il cavaliere precisa: “Non potremmo essere parte del Governo ne’ potremmo sostenerlo dall’esterno. Abbiamo preso questo impegno con i nostri elettori e vorremmo mantenerlo.

Le parole di Berlusconi arrivano dopo la precisazione di questa mattina del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini: “L’Imu non verra’ tolta – ha spiegato l’esponente Pd – ma ci sara’ una proroga per la rata di giugno. Avremo quindi un problema di cassa per i comuni e ci sara’ anche la questione di evitare l’aumento dell’Iva nell’estate 2013. Ci siamo appena insediati, ma la prossima settimana vareremo un provvedimento apposito. E’ comunque nostra intenzione evitare decreti legge omnibus”.

 

Nel corso del syuo intervento al Senato, il Presidente del Consiglio Letta ha sottolineato che c’e’ un carico di aspettative eccessive sul suo governo rispetto ai problemi del Paese: “Stamattina e’ cominciata con al lettura dei giornali, l’incontro con Peres, il dibattito di oggi e si e’ subito caricata di molta preoccupazione, le cose che ho ascoltato da Peres e alcune delle cose ascoltate qui mi sono reso conto che c’e’ un carico di aspettative eccessivo su questo governo rispetto ai problemi del Paese”.

Le aspettative, ha sottolineato Letta, sono eccessive anche “di fronte alla oggettiva fragitilita’ di quello che abbiamo fatto e stiamo facendo”. Il Presidente del Consiglio ha spiegato che si uscira’ dalla crisi solo con una assunzione comune di responsabilita’.
“Si e’ creato un clima per cui anche chi non ha perso il posto ha calato i propri investimenti e le spese”, dunque si risale solo “se da qui escono parole di fiducia e la sensazione che l’Italia puo’ uscire da questa situazione, non perche’ c’e’ una legge ma perche’ tutti insieme percepiremo che c’e’ una responsabilita’ comune, in Italia e in Europa”. Letta, dopo aver riconosciuto che la grande coalizione e’ un gesto coraggioso, ha avvertito: “Non ci sono alternative a quel che stiamo facendo”.

Quanto alla nomina di viceministri e sottosegretari, Franceschini ha fatto sapere il Governo li nominera’ entro domenica. (agi)

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