Dalla Spagna alla Francia, passando per il Portogallo, le temperature in Europa sono da incubo: i valori raggiunti in questi giorni sono davvero estremi. E anche il Mediterraneo è ‘bollente’. In Spagna, nei giorni scorsi, si sono superati i 45° gradi, con record storico a Barcellona, dove questo giugno sarebbe il più caldo di sempre secondo i dati del Servizio meteo.

 

Fa caldissimo anche in Francia e in particolare a Parigi, dove è stata decisa la chiusura della Tour Eiffel per il rischio di malori legati al caldo. “A causa delle temperature estreme previste nel pomeriggio e in serata, la Torre Eiffel chiuderà eccezionalmente alle 16. Ultimo ingresso alle 14.30″, si legge nella comunicazione ufficiale diffusa dal sito del monumento. I biglietti acquistati per le visite pomeridiane saranno automaticamente rimborsati. Rimarrà chiusa almeno fino al 2 luglio. In Francia sono state chiuse anche molte scuole, che sono ancora aperte in questo periodo.

OGGI UN OPERAIO IN COMA A VICENZA

Anche l’Italia è nella morsa del caldo, con decine di città con temperature da ‘bollino rosso’. Ci sono stati già alcuni decessi legati al caldo, in particolare ieri quello di un operaio che si è sentito male a Bologna mentre lavorava in un cantiere (ed è morto) e oggi un episodio analogo successo a Tezze sul Brenta, dove un malore ha colpito due operai che stavano lavorando in una buca e uno dei due è finito in coma.

Per correre ai ripari, le Regioni (per il momento lo hanno fatto in 13) hanno firmato un’ordinanza che vieta il lavoro all’aperto durante le ore più calde e nel caso scatti il ‘bollino rosso’. Oltre ai malori legati al lavoro sotto il sole, ci sono anche anziani e persone fragili: a Bagheria ad esempio è morta una donna di 53 anni a causa di un malore provocato dall’afa.

“IL MONDO DEVE IMPARARE A CONVIVERE CON QUESTO CLIMA”

“A causa del riscaldamento globale indotto dall’uomo, il caldo estremo sta diventando più frequente e intenso. È qualcosa con cui dobbiamo imparare a convivere“, ha dichiarato la portavoce dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (agenzia dell’Onu), Clare Nullis in una conferenza stampa a Ginevra. Sull’Europa, ha spiegato, insiste un sistema di alta pressione che “intrappola l’aria calda dal Nord Africa sulla regione”. E a complicare le cose sono le temperature da record del Mar Mediterraneo, che registra in questo periodo in media 26,01 gradi centigradi (dati programma europeo Copernicus).

“È importante sottolineare che ogni decesso correlato al caldo è prevenibile: abbiamo le conoscenze e gli strumenti, possiamo salvare vite umane”, ha detto ancora Nullis. Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, sono necessari allarmi tempestivi su queste ondate di calore e piani d’azione coordinati per proteggere le popolazioni, due ambiti in cui i meteorologi stanno migliorando. Inoltre, è probabile che questo tipo di situazione peggiori in futuro.

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