“Stiamo osservando il fenomeno dalla prospettiva sbagliata: ci sembrano eventi eccezionali perché guardiamo al nostro passato, alle estati temperate, ma non è più così. Stiamo vedendo, in realtà, i primi eventi ordinari della nuova era che verrà, l’era del fuoco, della sabbia e del caldo. Il cambiamento climatico induce ondate di calore, la siccità è accresciuta dal nostro eccessivo prelievo delle acque. I boschi e le foreste diventano più secchi, il fuoco si propaga più facilmente, più a lungo e su distanze maggiori”. Lo ha detto il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, intervistato da La Repubblica a proposito della grande ondata di caldo che attraversa l’Europa.
“Il caldo sarà la regola non solo del Mediterraneo, che comunque resta particolarmente colpito, ma di tutti – ha aggiunto lo scienziato -. Nell’Europa centrale, in Siberia, in Amazzonia, in Australia. Abbiamo di fronte davvero l’era del fuoco”.

“Si continua a negare il ruolo dell’uomo nei cambiamenti climatici – ha concluso Mario Tozzi – si ritarda il momento in cui saranno messi in condizione di non nuocere i veri colpevoli di questa storia: i petrocarbonieri. Sapevano da decenni che i combustibili fossili avrebbero provocato il cambiamento climatico e ancora oggi non hanno ridotto i loro investimenti per il futuro. Lo scenario dell’aumento della temperatura di un grado e mezzo è già superato: più 2,7 gradi. E i petrocarbonieri continuano a prendere miliardi di dollari di sovvenzioni pubbliche nel mondo”.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia