Stop alla partecipazione in società da parte degli enti pubblici regionali. Lo prevede un Progetto di Legge presentato da Costantino Toniolo (NCD) e approvato ieri, dalla commissione Affari Istituzionali. In sostanza il progetto prevede che agli enti pubblici regionali, ivi comprese le aziende sanitarie e le amministrazioni controllate dalla Regione, non è consentito costituire società e detenere partecipazioni in società, salvo espressa autorizzazione da parte della Giunta regionale in ragione dell’accertata convenienza economica della partecipazione.
“Dopo la legge per regolare il funzionamento e limitare le spese della società partecipate direttamente dalla Regione, – spiega Toniolo – ora interveniamo sulle partecipate degli enti regionali. La proposta fa seguito ad una serie di normative approvate nell’ultimo anno e volte alla riduzione delle spese, all’introduzione di trasparenza e meritocrazia nella macchina regionale. Le società partecipate dagli enti regionali, come Arpav, Iov, Istituto Zooprofilattico, Esu, Ater, Enti Parco, Comunità montane, Consorzi di Bonifica e Veneto Agricoltura, sono circa un’ottantina, senza contare quelle partecipate dalle ULSS. E’ evidente che anche a questo livello ci vuole un quadro ordinamentale, – prosegue – tenendo come norma fondamentale il fatto che non possono essere costituite o mantenute da parte degli enti strumentali partecipazioni in società terze, salvo in quei casi di una dimostrata necessità e convenienza economica. E’ indubbio – conclude Toniolo – che, qualora questo progetto di legge venisse approvato dall’aula consiliare, per la Regione vi sarebbe un buon ritorno economico in termini di minori costi diretti ed indiretti”.
