Piani nutrizionali e diete rilasciati senza alcuna visita in presenza da parte di un professionista abilitato all’esercizio dell’attività. È il preoccupante fenomeno che si sta diffondendo sul web e su cui l’associazione Codici ha deciso di accendere i fari per tutelare i consumatori.
“Alcune società – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – pubblicizzano e propongono ai consumatori la rivendita e la somministrazione di piani nutrizionali o di diete che vengono rilasciati online. Tutto questo avviene senza che il consumatore sia sottoposto ad una preventiva visita in presenza da parte di un biologo nutrizionista, un dietista oppure un dietologo regolarmente abilitato all’esercizio di questa attività in Italia. Siamo intervenuti presentando una serie di diffide ad alcune società. Questa condotta, infatti, si pone in contrasto con il Codice deontologico dell’Ordine nazionale dei biologi e con le Linee Guida del Consiglio dell’Ordine nazionale dei biologi. L’aspetto che ci preme sottolineare è la gravità di questo comportamento. Le norme che abbiamo richiamato mirano a tutelare e salvaguardare interessi primari dei consumatori, come il diritto alla salute, messo a rischio da attività del genere. Abbiamo chiesto alle società di adottare misure idonee a correggere o eliminare gli effetti dannosi delle violazioni di cui si sono rese protagoniste. Non solo. Abbiamo chiesto anche di rimborsare i consumatori che hanno acquistato piani alimentari e diete rilasciati senza aver svolto alcuna visita in presenza”.
I consumatori che hanno acquistato online un piano nutrizionale o una dieta senza aver sostenuto preventivamente una visita in presenza con un professionista abilitato possono contattare l’associazione Codici telefonando al numero 065571996, inviando un messaggio WhatsApp al numero 3757793480 o scrivendo un’e-mail all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org per segnalare il proprio caso e richiedere assistenza per il rimborso.
Quello che c’è da sapere
Prescrivere una dieta online, oltre a costituire una violazione del codice deontologico dei biologi (articolo 2, commi 3 e 5, e articolo 8, comma 3), può essere molto pericoloso per la salute del paziente, che non piò essere valutato adeguatamente. Come spiega l’organo di disciplina dell’Onb, “l’attività professionale del biologo nutrizionista si basa, prevalentemente, sulla valutazione dei bisogni energetici e nutritivi del paziente. Una valutazione che, se riferita al singolo individuo, prevede l’applicazione di una serie di strumenti e di metodiche specifici che non possono prescindere dal rilievo di alcune misure antropometriche”. Attività che quindi non può essere svolta via internet.
In particolare, l’Onb ricorda che elaborare piani alimentari – un’attività considerata a tutti gli effetti come prestazione sanitaria – senza aver mai visitato il paziente di persona è “contrario ai principi generali di professionalità specifica (art. 2, comma 5), improntata al principio di scienza, coscienza e perizia qualificata (art.8, comma 3)”, con l’obbligo di rifiutare l’incarico quando non può svolgerlo con sufficiente cura e competenza.
