La storia di Luigina Baldon è un toccasana . La sua voglia di dare al prossimo accende la speranza e la positività anche nei più pessimisti. Giovedì, la 62enne thienese, mamma e nonna di ben 4 nipoti è partita per Quito,capitale dell’Ecuador, dove presterà servizio accanto ai preti fideidonum di Padova.
E’ un sogno che si avvera per Luigina, un desiderio scolpito in lei da anni, coltivato e maturato insieme all’amore della sua vita. Una missione che però purtroppo non ha potuto realizzare insieme al marito che è venuto prematuramente a mancare quattordici anni fa. Da allora questa aspirazione è rimasta sempre viva all’interno del suo cuore ed ha potuto prendere forma dopo la morte della madre quattro anni fa.
Da allora Luigina ha sentito il bisogno di cambiare stile di vita e di crescere nella fede. Ha iniziato quindi un percorso formativo di due anni al Centro Diocesano Missionario di Padova.
Il 19 ottobre nella cattedrale di Padova si è tenuta la veglia missionaria dell’invio con la quale si rinnova l’esperienza della chiesa delle origini, che inviava alcuni suoi figli ad annunciare e condividere il dono della fede con altri popoli. E’ stato durante questa cerimonia che Luigina Baldon ha ricevuto il mandato missionario da parte del vescovo Antonio Mattiazzo.
“In questi anni – ha raccontato Luigina, poche ore prima della partenza – ho potuto fare diverse esperienze missionarie in Angola, in Brasile due anni fa e l’anno scorso sono stata per tre mesi in Ecuador”.
Questo paese e i suoi abitanti le hanno conquistato il cuore tanto da spingerla ad abbandonare la sua vita thienese e farla allontanare per addirittura tre anni.
Questa nuova tappa di vita non spaventa assolutamente Luigina che è razionalmente e fermamente convinta della sua decisione ed è supportata anche dai famigliari.
“Indubbiamente mi mancheranno i miei figli e i miei quattro nipotini, ma e’ arrivato il momento di fare qualcosa per me. Quest’esperienza sarà per me un’opportunità di crescita ed un arricchimento interiore. Sicuramente riceverò molto più di quello che riuscirò a dare. Fa sentire bene stare in un paese dove nonostante la povertà ci sono la serenità e la voglia di vivere che ultimamente qui vengono a mancare. Là soprattutto i giovani non hanno niente e hanno voglia di tutto mentre qui hanno tutto e non hanno voglia di niente”.
Un gesto da ammirare quello di Luigina ed un esempio da prendere in considerazione e da imitare. “Anche qui – conclude la thienese – c’è tanta missione da fare e c’è sempre bisogno di persone che si dedichino al servizio di chi ne ha bisogno all’interno della comunità”.
Alice Berti
