Leggere la relazione di chi ha raccolto le testimonianze a bordo segna. In particolare quella della donna incinta violentata per 7 volte e di un uomo che non si sa come sia sopravvissuto a torture di cui porta i segni sul corpo. E ancora ragazzi e bambini incapaci di parlare per l’incubo di un viaggio, che nessun genitore vorrebbe per il proprio figlio. Migranti che tremano per il gelo, per la paura e per il terrore. Qualcuno stenta a crederci di essere ora al sicuro, anche se i soccorritori lo continuano a ripetere, in tutte le lingue del mondo, con i gesti…pur di rassicurali.

Ha attraccato nel porto di Bari la Humanity 1, la nave della Ong tedesca con a bordo 261 migranti – molti dei quali provenienti da Camerun, Egitto, Siria, Costa d’Avorio – tra cui ci sono 93 minori di cui 67 non accompagnati. La stessa Ong ha reso noto, in un tweet, che molte delle persone a bordo sono state “brutalmente picchiate”. Regione Puglia e Asl di Bari hanno messo a punto un piano sanitario e di protezione civile per gestire l’arrivo dei profughi dopo il vertice che si è tenuto in prefettura ieri. Sulla banchina dello scalo portuale ci sono i volontari della Croce rossa che è in contatto con il personale sanitario imbarcato per coordinare eventuali necessità di ricovero o esami specialistici.

L’INFERMIERA: “CONDIZIONI MEDICHE A BORDO INDESCRIVIBILI”

“Le condizioni mediche delle persone a bordo sono terribili non saprei come descriverle. Sono tutte persone passate dalla Libia, tutte con segni di tortura. Segni di coltello ovunque, di bruciature di sigarette, costole rotte dalle continue percosse e segni di abusi sessuali. Avevamo anche tre donne incinte di cui una ha avuto problemi e abbiamo dovuto sottoporla ad antibiotico”. Lo ha riferito una infermiera di 28 anni che era a bordo della nave Humanity 1. “Abbiamo avuto anche casi di malnutrizione e disidratazione perché nelle carceri in Libia queste persone sono trattate in modo disumano, lasciate giorni e giorni senza acqua e cibo– ha continuato- Molte persone abbiamo dovuto idratarle per via endovenosa. Per non parlare di tutto lo stress psicologico e traumatico”.
Le persone sbarcate “erano contentissime e ci hanno ringraziato” quando hanno appreso dell’assegnazione di un porto sicuro dopo sette giorni trascorsi in mare. “Erano felici- ha proseguito l’infermiera- di sapere che al mondo esistono persone che si possono prendere cura di loro”.

LA PSICOLOGA: “A BORDO VITTIME DI TORTURE E STUPRI”

“Gli ospiti a bordo avevano subito differenti torture e abusi sessuali. Gli abusi sessuali sono stati perpetrati anche nei confronti degli uomini, sia mediante abusi di branco sia mediante strumentazioni tra cui armi da fuoco, soltanto per la volontà di degradare il concetto di umanità, di togliere la dignità di essere umano”. Lo ha detto la psicologa che era a bordo della nave Humanity 1 che è arrivata nel porto di Bari questa mattina. Per otto di loro è stata necessaria l’ospedalizzazione. Si tratta di “un ragazzo epilettico, due ragazzi con emicrania e le donne incinte”.

LO SBARCO A REGGIO

Circa 200 migranti sono  arrivati  qualche ora fa, al porto di Reggio Calabria e stanno per sbarcare dal peschereccio intercettato ieri sera dalla guardia costiera al largo di Brancaleone. Sul motopeschereccio, scortato da due unità navali della capitaneria di porto e una della guardia di finanza, i migranti sono circa 400. La metà di loro sbarcherà in Calabria mentre l’altra metà verrà accompagnata a Messina a bordo dello stesso rimorchiatore che ha trainato l’imbarcazione da Brancaleone.

I numeri e la nazionalità dei migranti non sono ancora confermati fino al termine dello sbarco. Al porto ci sono i carabinieri e la polizia di stato ed è già arrivato uno dei pullman che, dopo l’identificazione e i controlli medici, condurrà i migranti al centro di prima accoglienza in attesa di essere trasferiti in base al riparto stabilito dal ministero dell’Interno. Le operazioni di accoglienza sono coordinate dalla prefettura di Reggio Calabria.

Sempre stamattina, 11 dicembre, è attraccata al molo «3 gennaio» del porto di Salerno la nave Geo Barents, con a bordo 248 migranti. L’imbarcazione di Medici senza frontiere proviene dalla Sicilia. Ha fatto ingresso nel porto di Salerno scortata da alcune motovedette della guardia di finanza. A bordo della nave ci sono anche 84 minori, di cui 78 non accompagnati e tra poco – appena concluse alcune procedure burocratiche – avrà inizio lo sbarco dei migranti.

N.B. (foto dal web)

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