Convinto di dover salvare la figlia dall’arresto per un presunto incidente mortale, un uomo di 89 anni ha lanciato dalla finestra 21 mila euro in contanti. Un gesto disperato, dettato dalla paura e dall’amore, che solo il tempestivo intervento dei carabinieri ha impedito si trasformasse nell’ennesima truffa andata a segno. È accaduto nel Bellunese, ma episodi simili si stanno moltiplicando in tutto il Veneto, con un’attenzione particolare anche alla provincia di Vicenza.

La vicenda si inserisce nell’ambito di un servizio di controllo del territorio svolto dai Carabinieri di Udine con il supporto dei militari della compagnia di Cividale del Friuli, impegnati nel contrasto alle truffe ai danni degli anziani. I militari avevano notato una berlina con targa straniera aggirarsi con fare sospetto nella zona di Cividale e hanno deciso di seguirla. Dopo diversi spostamenti, l’auto ha raggiunto un piccolo centro del Bellunese.

Qui il giovane a bordo si è fermato sotto un’abitazione, in attesa. Poco dopo, dall’alto, l’anziano residente ha gettato un sacchetto di plastica, immediatamente raccolto dal ragazzo. A quel punto è scattato il blitz: i carabinieri lo hanno bloccato e, nascosto sotto il giubbotto, hanno trovato il sacchetto con all’interno 21 mila euro in contanti.

La perquisizione dell’auto ha portato al sequestro di altri 1.200 euro, diversi gioielli in oro e cinque telefoni cellulari, ciascuno con una propria scheda SIM, elementi ritenuti compatibili con un’attività organizzata e seriale di truffe. Il giovane è stato arrestato e condotto in carcere; sono ora in corso accertamenti per verificare se il denaro e i preziosi recuperati siano collegati ad altri episodi analoghi.

Ai carabinieri l’anziano ha raccontato di essere stato contattato telefonicamente da una donna che si era spacciata per la figlia, sostenendo di essere coinvolta in un grave incidente stradale con una vittima. Poco dopo, un uomo che si era presentato come appartenente alle forze dell’ordine lo aveva convinto a consegnare tutto il denaro disponibile per evitare l’arresto della donna, chiedendogli di lanciarlo dalla finestra.

Solo la vista dei veri carabinieri, in uniforme, ha permesso all’89enne di rendersi conto di essere stato vittima di un raggiro.

Un episodio che deve far riflettere. Le truffe agli anziani, soprattutto quelle basate su telefonate che fanno leva su affetti, paura e senso di urgenza, sono in forte aumento in Veneto e nel Vicentino. I malviventi utilizzano copioni ormai collaudati, presentandosi come familiari in difficoltà, avvocati o appartenenti alle forze dell’ordine, chiedendo denaro o oggetti di valore.

L’invito delle forze dell’ordine è alla massima prudenza: diffidare di chi chiede soldi al telefono, non consegnare mai denaro o gioielli a sconosciuti e contattare subito il 112 in caso di dubbi. Parlare di questi episodi in famiglia, informare gli anziani e creare una rete di attenzione può fare la differenza. Perché la prevenzione, oggi più che mai, è l’arma più efficace contro chi specula sulla fragilità e sulla paura.

di Redazione AltovicentinOnline

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