Mentre nell’alto vicentino proseguono regolarmente le operazioni di voto, qualche lettore segnala alcuni ‘rallentamenti’ dovuti alla necessità di rimuovere il tagliando antifrode. Ma di cosa si tratta?

La legge di riforma del sistema elettorale di Camera e Senato (legge 3 novembre 2017, n. 165) ha previsto che ogni scheda, sia per l’elezione della Camera che per l’elezione del Senato, sia dotata di un apposito tagliando rimovibile con codice progressivo alfanumerico generato in serie, denominato ‘tagliando antifrode’, che deve essere rimosso a cura del presidente del seggio dopo che l’elettore ha espresso il voto e conservato dagli uffici elettorali di sezione prima dell’inserimento della scheda nell’urna.

Al tal riguardo tutte le schede di voto, sia per l’elezione della Camera che per l’elezione del Senato, sono stampate con una ‘appendice’ costituita da una piegatura perforata lungo la parte inferiore della scheda stessa con un piccolo riquadro rettangolare su fondo bianco sul quale il presidente di seggio apporrà, il sabato pomeriggio in occasione dell’autentica delle schede stesse, il tagliando antifrode.

Nel giorno della votazione il presidente di seggio, all’atto della consegna delle schede all’elettore, annoterà sulla lista sezionale il codice alfanumerico del tagliando. L’elettore dopo aver votato e ripiegato le schede deve riconsegnarle al presidente dell’Ufficio elettorale di sezione e, quindi, NON deve assolutamente strappare lui stesso la parte tratteggiata delle schede, nè togliere il tagliando antifrode, nè inserirle nell’urna. Il presidente, verificata la corrispondenza del codice piegherà e strapperà il lembo tratteggiato delle schede e le inserirà nell’urna elettorale.

di Redazione AltoVicentinOline

foto Ansa

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