Scorcerto, dolore e incredulità in tutto l’Alto Vicentino per la morte di Riccardo Calgaro, ex sindaco di Cogollo del Cengio, paese che amava e che ha amministrato per due mandati prima di Piergildo Capovilla. Non aveva ancora compiuto 70 e Calgaro è stato vittima di un malore che non gli ha lasciato scampo. A nulla è servita la corsa in ospedale.

Riccardo Calgaro fa parte di quella generazione di sindaci che sapevano amministrare, un uomo umile che non esitava a chiedere aiuto a chi ne sapeva più di lui quando di qualcosa non era sicuro. Un primo cittadino che sapeva fare squadra con i colleghi del comprensorio, non era importante che fossero di destra o di sinistra purchè ci fosse al centro il bene dei cittadini. Era la generazione di Gigi Dalla Via, Piero Menegozzo e di tanti altri amministratori che hanno lasciato il segno per quel modo di lavorare ben lontano da quello attuale. Quello dove per  selfie e post su facebook non c’è tempo perchè si deve fare il bilancio.

Luisetto (Pd): “Riccardo, uomo perbene e amministratore generoso”
“La notizia della scomparsa di Riccardo Calgaro, già sindaco di Cogollo del Cengio, arriva inaspettata e dolorosa. Perdiamo un uomo perbene, onesto e buono. Un amministratore generoso, innamorato della politica vera, appassionato della sua comunità che ha servito con amore e dedizione. È stata una fortuna poterlo conoscere ed essergli amica. Lascia un grande vuoto. Alla famiglia e ai tanti che lo hanno amato e stimato, vanno le mie più sincere condoglianze”.
Alla famiglia Calgaro le sentite condoglianze della Redazione di altovicentinOnline

 

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