A Thiene entrerà in un percorso pilota avanzato: 10 agenti saranno equipaggiati con il Taser 10, bodycam e formazione, per gestire situazioni a rischio con un’opzione intermedia tra dialogo e armi da fuoco. Un progetto che punta a coniugare sicurezza pubblica e tutela dei cittadini, nel rispetto delle linee normative e dei protocolli sanitari.
E’ il primo Consorzio di Polizia Locale della Provincia di Vicenza a dotare gli agenti di taser. A fare da apripista per la sperimentazione di due pistole ad impulsi elettrici per sei mesi a partire da settembre, è il Comando di Polizia Locale Nordest Vicentino, con i suoi 17 comuni consorziati Come ha spiegato il neo comandante del Nevi Filippo Colombara, saranno formati 10 operatori: in dotazione due taser con relative bodycam, assegnati ad una pattuglia di pronto intervento pronta ad agire nella situazioni più a rischio. Ma dopo aver immobilizzato chi verrà colpito, dovrà essere subito chiamato il Suem.
Alla conferenza stampa erano presenti il sindaco Giampi Michelusi di Thiene, che orgoglioso ha dichiarato a mezzo stampa che grazie alla nuova guida del Consorzio, questo stia facendo un cambio di passo dal punto di vista della dotazione. “Significa rafforzare gli strumenti dei nostri agenti – ha detto ai media locali presenti alla conferenza stampa con orgoglio – e non sulla forza”.
Presente in prima fila anche Maria Teresa Sperotto, sindaco di Fara Vicentino e anche lei orgogliosa membra del Cda del Consorzio Nevi. “Il taser è uno strumento per immobilizzare un eventuale aggressore per qualche secondo e verrà utilizzato per gli interventi a rischio”.
Presente anche il sindaco di Villaverla Enrico De Peron, presidente dell’assemblea dei sindaci, e diversi altri sindaci del Consorzio.
Cosa è un taser
Un taser costa intorno ai 1.600 euro, la fornitura è stata affidata alla Axon Public Safety Germany. Nel luglio del 2020 il ministero dell’Interno emanò una circolare per comunicare la “non aggiudicazione” per “prove balistiche non superate”, di fatto bloccando la ditta, che però fece ricorso al Tar vincendo alla fine l’appalto nell’ottobre 2021.
Strumento di difesa e non di offesa
Il Taser è uno strumento di difesa e non di offesa, di sicurezza e non di violenza. Si tratta di un deterrente straordinario che, come la sperimentazione ha dimostrato, produce la sua efficacia semplicemente con l’intimazione dell’arma all’aggressore e rappresenta una significativa garanzia per le forze dell’ordine ottenuta anche grazie alla collaborazione e condivisione dei sindacati della Polizia di Stato. E’ da qualche anno , l’introduzione del taser tra gli operatori della Polizia penitenziaria e per gli agenti della Polizia locale.
Funziona emettendo impulsi elettrici a bassa corrente che possono temporaneamente immobilizzare una persona, in quanto utilizza due elettrodi che vengono sparati da un dispositivo. Una volta che gli elettrodi colpiscono il bersaglio, il dispositivo invia impulsi elettrici che interferiscono con il sistema nervoso, causando contrazioni muscolari involontarie e bloccando temporaneamente la persona. È progettato per essere una valida alternativa non letale alle armi da fuoco. Anche se generalmente considerato sicuro, l’uso del Taser può comportare rischi, in particolare per persone con condizioni mediche preesistenti, e in situazioni in cui il soggetto è in movimento o in posizioni pericolose.
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