È stata installata all’ospedale di Santorso una nuova colonna laparoscopica per la Chirurgia Generale, frutto di un investimento di oltre 100 mila euro, che consentirà un significativo passo in avanti non solo sul piano strettamente chirurgico, ma anche per l’organizzazione delle sale operatorie.
«Questa nuova strumentazione è conforme agli standard tecnologici più avanzati sul mercato – spiega il dott. Giuseppe Portale, direttore dell’U.O.C. Chirurgia Generale dell’ospedale Alto Vicentino – e si caratterizza in particolare per un sistema di visione in 4K, dunque con un’altissima risoluzione. Inoltre è possibile utilizzare la tecnica del verde indocianina, un colorante fluorescente che consente di evidenziare i diversi elementi anatomici, come i vasi sanguigni e i tessuti, per studiare in modo più accurato il piano di intervento e allo stesso tempo verificare le condizioni dei tessuti una volta terminata la procedura».
La nuova apparecchiatura si affianca ad un’altra colonna 4K, in questo caso anche con sistema di visualizzazione 3D, già presente all’ospedale di Santorso: «La disponibilità di due colonne 4K è molto importante – aggiunge il dott. Portale -, perché come Chirurgia Generale lavoriamo su due sale: poter disporre di un sistema di visione avanzato in entrambe significa poter svolgere più interventi ad elevata complessità, perché mentre prima li dovevamo programmare in base alla disponibilità della colonna, tenendo nell’altra sala procedure più semplici, ora possiamo farne due in parallelo sempre e comunque con i massimi standard di visione e di sicurezza. Questo semplificherà l’organizzazione delle attività di sala operatorie, ci consentirà di ridurre ulteriormente le liste di attesa per gli interventi più complessi e allo stesso tempo aumenterà le possibilità di formazione per i giovani medici specializzandi, perché d’ora in avanti potranno essere in due ad assistere in contemporanea a procedure difficili, mentre fino a oggi dovevano alternarsi».
Un aspetto, quest’ultimo, evidenziato anche dal Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza: «Questa nuova dotazione conferma ulteriormente l’impegno della Direzione a investire nell’ospedale di Santorso – commenta il Direttore Generale Carlo Bramezza -, così come nelle altre strutture ospedaliere aziendali, con un’attenzione particolare per le dotazioni a supporto delle metodiche più avanzate, come appunto la chirurgia mininvasiva. Voglio sottolineare che questo è certamente un beneficio prima di tutto per i pazienti, ma anche per la capacità dell’ospedale di attrarre gli specializzandi e i giovani specialisti, che sanno di avere la possibilità di utilizzare le tecnologie più avanzate e formarsi al meglio».
Il tutto in una Chirurgia Generale – quella di Santorso – dove ogni anno si eseguono circa 2.800 interventi, quasi 1.000 dei quali in laparoscopia. E proprio la tecnica mininvasiva viene utilizzata nella stragrande maggioranza degli interventi complessi, oncologici o benigni, e nel 40% dei circa 650 interventi in urgenza (la media nazionale è pari al 13%).
Ufficio Stampa Azienda ULSS 7 Pedemontana
