terremoto

Continuano le scosse d’assestamento dopo il sisma magnitudo 6 di stanotte, avvertita forte anche in Veneto. Una seconda, poco prima delle 16, ha fatto tremare la terra fino a Milano. Magnitudo 5.1. Ancora paura nel atrdo pomeriggio, con la terza più lieve. Il presidente della regione Veneto Luca Zaia, intanto, si è complimentato con la protezione civile regionale per la tempestività dell’intervento in occasione del sisma di stanotte.

Sul territorio del Veneto gli eventi sismici più significativi si sono verificati nella provincia di Rovigo, di cui il principale a Occhiobello; nella provincia di Verona soprattutto a Minerbe; e nella provincia di Padova a Este. Si sta valutando un provvedimento straordinario.
I danni principali riguardano le facciate di alcune chiese. Disagi per chi ha utilizzato i treni.
L’ANAS sta verificando lo stato delle strade.

protezione civile
Le strutture ospedaliere della Regione del Veneto sono tutte pienamente funzionanti.

Le Centrali Operative del SUEM 118 , così come il numero verde della Protezione Civile della Regione del Veneto 800 990 009,sono state interessate da oltre 500 chiamate da parte di utenti che richiedevano informazioni. Il SUEM di Rovigo ha soccorso una decina di persone per lievi infortuni conseguenti al precipitoso abbandono delle abitazioni
Il Coordinamento Regionale Emergenza Urgenza (CREU) e la Centrale di Coordinamento per le grandi emergenze di Mestre hanno immediatamente attivato un monitoraggio della situazione, mantenendo i contatti con il Servizio Emergenza Sanitaria del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per poter inviare, qualora fosse richiesto tempestivamente una colonna di soccorso sanitario nella Regione Emilia Romagna.
CIRCA OTTANTA SCOSSE D’ASSESTAMENTO
Le ultime registrate finora, di magnitudo fra circa i 4 e i 5, “rientrano negli eventi attesi dopo una scossa di quell’intensita”, ha osservato il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Delle oltre 80 repliche registrate finora, sei o sette sono state piuttosto intese, con una magnitudo superiore a 4, per la maggior parte le scosse sono state di magnitudo compresa fra 3 e 4. L’elemento interessante, ha proseguito Amato, emerge dalla distribuzione delle repliche: “sono distribuite su un’area molto più estesa di quanto ci si aspetto in un terremoto di questo tipo, al punto che non si può escludere che si tratti di una singola faglia”.

di Redazione Thiene on line

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