Appartiene ad un giovane polacco, residente a Verona, il cadavere riaffiorato nel primo pomeriggio di oggi dalle acque di Contrà Pria . Ad identificarlo, i carabinieri che stanno cercando di ricostruire la tragedia, per la quale è intervenuto invano, l’elisoccorso del 118. A nulla, infatti, sono valsi i vari tentativi dei soccorritori di rianimare la vittima del gravissimo fatto di cronaca, sulla quale i militari dell’Arma non si sbilanciano ancora.
Non appena gli investigatori sono arrivati sul posto della tragedia e accertato il decesso, si sono messi alla ricerca dell’auto del giovane per trovare qualcosa che potesse fare risalire alla sua identità. Dei fatti è stata informata la Procura della Repubblica di Vicenza, che ha delegato i militari del Capitano francesco Grasso di ricostruire le ultime ore di vita del ragazzo. Il giovane potrebbe essere stato vittima di un malore, resta il giallo sul perchè si trovasse nell’Alto Vicentino e cosa ci facesse ad Arsiero. Al momento la vicenda presenta dei lati poco chiari e date le indagini in corso, i carabinieri mantengono il massimo riserbo. Il corpo del giovane non presenterebbe segni di aggressione quindi al momento, si esclude il coinvolgimento di eventuali persone che avrebbero potuto fargli del male.
Contà Pria, “teatro” di fatti di cronaca
Contrà Pria, ad Arsiero, è una meta molto amata per le sue pozze d’acqua cristallina e il paesaggio naturale, ma purtroppo presenta anche diversi rischi, soprattutto nei mesi estivi: correnti e profondità impreviste: alcune zone del torrente Astico possono sembrare tranquille in superficie, ma nascondono correnti forti o buche profonde che mettono in difficoltà anche i nuotatori esperti. Scivolosità delle rocce: le rocce levigate dall’acqua sono spesso scivolose, aumentando il rischio di cadute e traumi. Comportamenti imprudenti: nei giorni più caldi, l’area si riempie di visitatori. Tuffi da altezze pericolose, consumo di alcol e mancanza di sorveglianza aumentano il pericolo di incidenti.
Precedenti gravi
Ci sono stati diversi episodi di annegamento o quasi-annegamento, anche tra giovanissimi. Un esempio recente è quello di un dodicenne che ha rischiato la vita dopo essere stato trascinato sott’acqua in una delle insenature del torrente.
