Un fuggi fuggi alla vista degli agenti di Polizia Locale, con tre cinesi che scappano dalla porta sul retro. Per nascondersi alla vista degli uomini in divisa, si gettano nel fosso, cercando nascondiglio sotto un ponte. Sono pronte le carte per la loro espulsione, ma su quell’abitazione a Bolzano la Questura di Vicenza non molla la presa, per capire chi, e in quanti, ci viveva e lavorava.

Un blitz da parte degli uomini del Comandante Giovanni Scarpellini, coordinato con l’ufficio immigrazione della Questura vicentina, in via Ponte 74 a Bolzano Vicentino. Lì, un mese fa, un’altra clandestina denunciata, L.X. 51 anni, a seguito di un controllo anagrafico.

I tre, due uomini ed una donna, dopo essere stati ripescati dal fosso non hanno aperto bocca con gli agenti. Pur essendo in Italia da quasi vent’anni, non parlerebbero una sola parola in italiano. Ad aiutare le forze dell’ordine l’interprete, convocato negli uffici di Sandrigo della Polizia Locale. Un botta e risposta, che ha portato alla luce i loro nomi. L.H, un 45enne e Z.J. un 50enne, per i quali è stato emesso provvedimento di espulsione da ottemperare in autonomia. Per la donna, invece, Z.D. Di 50 anni, il viaggio a Roma, accompagnata dalla Polizia Locale, al Centro di Permanenza per i Rimpatri, per il proseguo dell’iter d’espulsione.

Per il proprietario della casa di Bolzano, J.K. 49enne, è stato contestato il reato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, oltre all’avvio di procedimenti amministravi di carattere urbanistico. Infatti, dentro la casa di via Ponte, oltre al nucleo composto da sei persone, altre tre mai dichiarate.

di Redazione AltovicentinOnline

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