Il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman ha incontrato i sindaci dei Comuni di Caltrano e Calvene, Luca Sandonà e Andrea Pasin, per presentare il nuovo ‘Piano di tutela delle risorse idriche di montagna’ per le componenti che coinvolgono i due territori.

Già da anni sono in corso alcuni importanti investimenti che riguardano nello specifico le pendici dell’Altopiano, dove si situano alcune attività della filiera lattiero-casearia e agriturismi che ad oggi non sono riforniti dall’acquedotto consortile. L’utilizzo di fonti di approvvigionamento autonome crea tuttavia alcune criticità sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Nel 2020 Viacqua, in sinergia con Etra, gestore idrico nell’area dei Sette Comuni, ha dato avvio alla progettazione relativa all’estensione della rete acquedottistica che prevede la posa di circa 1,5 km di nuove condotte per rifornire le malghe Carriola, ex Carrioletta e Paù, oltre a completare i relativi allacciamenti.

A questo intervento, come discusso nell’incontro tra la Società e i due Comuni, si affiancherà un ulteriore potenziamento del sistema acquedottistico della Val Magnaboschi in comune di Roana, opera sostenuta per 125 mila euro da Viacqua e in corso di realizzazione da parte di Etra. Il Comune di Caltrano ha inoltre completato alcune opere di adduzione dall’acquedotto esistente proprio in Val Magnaboschi e fino al confine comunale in località Pozza del Favero, con realizzazione di una stazione di pompaggio e di due nuovi serbatoi.
Viacqua ha in previsione il completamento dell’estensione della rete a servizio delle malghe Carriola, Carrioletta e Paù, per un importo pari a 210 mila euro, i cui lavori prenderanno avvio nel tardo autunno, con lo scopo di non ostacolare l’attività lavorativa delle malghe durante il periodo estivo.

“Nel complesso delle opere di tutela di questo territorio” – spiega il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman – “abbiamo voluto assicurare la massima collaborazione ai comuni di Caltrano e Calvene, con interventi che consentano di migliorare gli standard igienici delle attività dell’area e, di conseguenza, anche la produttività delle stesse. Poter ricevere acqua direttamente dall’acquedotto, infatti, toglie da queste aziende il carico di effettuare in proprio alcuni trattamenti anti batterici che consentano di utilizzare i pur limitati quantitativi finora trasportati per altre vie. Miglioreremo di pari passo gli standard qualitativi come stabiliti nel Piano d’Ambito dall’ente di bacino. Acquisisce così sostanza il nostro impegno ad attuare interventi concreti ed efficaci per la tutela delle fonti di approvvigionamento idrico di montagna”.

“Siamo assolutamente soddisfatti che questo piano possa concretizzarsi anche nei nostri territori” – commentano i due primi cittadini di Caltrano e Calvene – “e dare così una preziosa boccata di ossigeno alle malghe, gli agriturismi e le aziende lattiero-casearie che rappresentano l’anima di quest’area. Beneficiare del servizio idrico consentirà a queste attività di effettuare anche delle economie di scala preziose soprattutto se si tiene conto del difficile periodo che un po’ a tutti i livelli abbiamo affrontato”.

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