Prevenire in tempi non sospetti per essere pronti quando si dovessero presentare delle emergenza. È questa la filosofia operativa a Caltrano dove continuano senza soste gli interventi nel territorio comunale in tema di regimazione delle acque pluviali e di sistemazione delle condotte di acque meteoriche: interventi che nel caso del Ponte Vecchio si sono rivelati provvidenziali per il buon mantenimento dello storico manufatto.

Da poche settimane Veneto Agricoltura, braccio operativo della Regione Veneto, ha ripreso in Val Grande i lavori di regimazione dell’importante asta fluviale che in passato ha allarmato non poco per l’irruenza delle acque e che è stata oggetto di un primo intervento nel tratto a ridosso dell’abitato.

Con questo secondo stralcio ci si propone di regimentare invece il flusso idrico proveniente dal monte Foraoro, nel tratto a monte della Sesura e per tale motivo è stato momentaneamente vietato l’utilizzo del vicino omonimo parco giochi, diventato area ospitante macchinari e baracche di cantiere.

Le opere previste riguardano la creazione di briglie e di apposite sponde con blocchi in pietra al fine di evitare l’erosione spondale da parte delle acque.

L’obiettivo è anche quello di ripristinare la briglia posta più a monte all’altezza della località ‘Costa’, crollata in occasione di una violenta ‘bomba d’acqua’ di qualche anno fa, che permetteva l’attraversamento della valle all’unica strada rurale che congiunge i terreni collinari delle Pianezze a quelli di Campora e Tezze. Collegamento oltremodo importante al fine di garantire ai proprietari di coltivare terreni e boschi collinari e permettere così la manutenzione di un’area delicata dal punto di vista idrogeologico.

Anche l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Luca Sandonà non rimane ferma in campo di gestione delle acque piovane e così, dopo la recente posa di griglie e condotte a Sandonato, è stata la volta della sistemazione della fognatura nel tratto di strada comunale sterrata che porta sotto il Ponte Vecchio.

Foto storica del Ponte Vecchio con la filanda

“Ci siamo accorti che alcuni tratti di tubazione in cemento di erano deteriorati e così l’acqua, anziché confluire verso il torrente, penetrava nel terreno e si infiltrava sullo storico muro di sostegno della strada stessa, nel tratto a fianco della roggia all’altezza dei resti dell’antica filanda” – spiega il consigliere Maurizio Dalla Riva delegato ai lavori pubblici – “mettendo in pericolo la stabilità del muro stesso. Siamo intervenuti riparando le condotte ammalorate ma anche realizzando due nuove grosse griglie trasversali alla strada, al fine di raccogliere anche le acque superficiali prima del muro interessato”.

Un lavoro importante anche a salvaguardia dei preziosi resti di archeologia industriale che ancora si incontrano per chi, dalla piazza di Caltrano, vuole raggiungere il torrente Astico e passeggiare a fianco del canale idrico o attraversare il ponte veneziano ed ammirare ‘da sotto’ la volta del sovrastante viadotto, gli archi e le due possenti spalle di sostegno, di epoca austriaca.

di Redazione AltoVicentinOnline

 

 

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